Testo e foto di Claudio Toselli
Il 48° Raduno del CAP (Club Aviazione Popolare), tenutosi ieri 12 settembre sull’Aviosuperfice FlyOzzano (LIKO) di Ozzano Emilia, in provincia di Bologna, ha avuto un successo senza precedenti, sia per le condizioni meteorologiche di piena estate che per la presenza di un centinaio di aerei che hanno aderito all’evento: il primo dopo il lockdown che aveva costretto tutti a terra a causa della terribile pandemia che ha colpito l’intero globo. Questa occasione ha scatenato la voglia generale di tornare a volare e soprattutto di normalità e di rinnovata amicizia fra il CAP e la struttura aeronautica della cittadina dell’hinterland bolognese. Il raduno, comprendente anche una conferenza tecnica, si è svolto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento previste per contrastare la diffusione della pandemia di Covid-19 ancora in atto.
Fin dal primo mattino sono iniziati gli atterraggi che hanno “saturato” il campo di “LIKO” in poco tempo e si sono completati con l’arrivo del pezzo forte che tutti attendevano, ossia quattro North American T-6 Texan, marche I-SSEP, I-HRVD, I-UOGI, I-FKVE, che con il rombo dei loro motori hanno offerto agli intervenuti un magnifico programma di volo con diversi passaggi in formazione e varie aperture.
Fra i tanti velivoli hanno partecipato anche macchine storiche come l’Aviamilano F.8L Falco D-EEOB del 1958, l’Aviamilano F.14 Nibbio del 1959 I-BATI, l’Aviamilano P19 I-FLEA, Macchi 308 I-FILG e decisamente inconsuete come il Prescott Pusher quadriposto I-EFPT e i due Rutan Long-Ez. La poesia del volo di ali silenziose, lo ha regalato il campione Luca Bertossio, con le evoluzioni del suo aliante.
Il 48° Raduno ha segnato la rinascita, la voglia di volare ancora: tante “strette di mano “gomito a gomito”, come impone il momento, sorrisi dietro le mascherine e la splendida giornata che un gradevole vento da est ha reso più sopportabile il grande caldo. Prima del rientro unica speranza per tutti di potersi incontrare nuovamente il prossimo anno liberi da qualsiasi costrizione.
Il CAP promuove la costruzione e il restauro di aeromobili da parte di appassionati non professionisti, il loro mantenimento in stato di navigabilità e il loro esercizio, tra l’altro, assistendo i costruttori amatoriali nella loro attività, con la presenza di ingegneri altamente specializzati in veste di tutor, approvando e rilasciando la documentazione di riferimento stabilita dalle Autorità aeronautiche dello specifico settore e mettendo a disposizione i propri esperti per commissioni specialistiche.
Ogni anno, inoltre, assieme alle associazioni locali, il CAP organizza corsi formativi per i costruttori o per coloro che vogliono toccare con mano le varie tecniche che coinvolgono la costruzione aeronautica, tenuti da ingegneri qualificati e soci esperti costruttori. Un’attività che non è venuta meno neanche durante il periodo dell’emergenza Coronavirus, grazie a una costante presenza sui social network, di conference call e webinar sulle piattaforme virtuali.
EdP-mb