Dario Costa (nella foto Red Bull), nato a Manchester (Regno Unito) nel 1980, bolognese d’adozione fin dalla tenera età, formatosi a soli 16 anni come pilota all’Aero Club “G.Bortolotti” di Bologna, divenuto poi pilota commerciale, istruttore di volo e di volo acrobatico, si è trasferito come istruttore all’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo e in seguito all’Aero Club di Milano. Nel 2013 è entrato nella Red Bull Air Race come direttore operazioni di volo, pilota sviluppatore e ferry pilot ed è stato il primo italiano a gareggiare e vincere nella Red Bull Air Race Challenger Cup, annoverando anche altri record e brillanti risultati, più una partecipazione straordinaria anche in veste di stuntman in un film della serie Mission Impossible. Nel 2022 gareggerà nella massima categoria del campionato del mondo “World Championship Air Race”, che sostituirà la Red Bull Air Race (fonte Wikipedia).
Subito dopo l’alba di sabato 4 settembre 2021, il pilota professionista italiano Dario Costa ha scritto un nuovo capitolo nella storia dell’aviazione a bordo di un aereo acrobatico da gara Red Bull, volando sotto le volte di due gallerie autostradali a quattro corsie appena fuori Istanbul, in Turchia. Nella quasi oscurità dei tunnel e circondato dall’arco di cemento delle mura, ha eseguito un decollo difficile all’interno del primo tunnel al termine del quale ha attraversato un breve tratto scoperto di autostrada, per poi continuare il suo volo a 303 km/h imboccando il secondo tunnel, volando a meno di un metro dall’asfalto.
Dario Costa, in passato ha vinto la massima categoria del Campionato Italiano acrobatico ed è diventato, come detto, il primo pilota italiano a partecipare e vincere una gara nella Red Bull Air Race Challenger Class. Con oltre due decenni di esperienza di volo e numerose imprese aeronautiche al suo attivo, ha pilotato più di 60 modelli di aeroplani e registrato oltre 5.000 ore di volo, più della metà in acrobazie ad alte prestazioni.
Il “Tunnel Pass” di Istanbul è stata di gran lunga l’impresa più impegnativa e complessa di Costa, che ha richiesto un team di 40 persone, una tecnologia di formazione appositamente sviluppata e più di un anno di preparazione. Per tutto il tempo, il progetto è stato avvolto nel segreto per limitare le variabili e le distrazioni, consentendo la messa a fuoco completa per un volo di successo che, 12 mesi fa, non era altro che una semplice idea sulla carta. Situati fuori Istanbul, sulla Northern Marmara Highway i doppi tunnel all’avanguardia di Çatalca, progettati per il traffico automobilistico, non per il volo di un aereo, erano stati messi in servizio nel marzo 2020.
Ai comandi del suo aeroplano acrobatico Red Bull da gara, Zivko Edge 540, appositamente modificato, Costa è decollato all’interno del primo tunnel alle prime ore del mattino, esattamente alle 06:43 CEST, con il sole alle spalle e in condizioni ambientali ottimali. Lo spazio aereo limitato in altezza e larghezza ha costretto il pilota a mantenere l’aereo su una traiettoria di volo media tra 70 cm e 1 metro sopra l’asfalto, gestendo anche una distanza di circa 3,5 metri tra ciascuna estremità alare e le pareti del tunnel. A complicare la traiettoria la presenza di variazioni nell’inclinazione e nella forma delle gallerie. Dal decollo all’uscita dal secondo tunnel, il volo è durato 43,44 secondi, coprendo una distanza di 2 chilometri e 26o metri raggiungendo una velocità massima di 303 km/h.
Le variazioni delle correnti d’aria durante il volo, assieme a una cloche particolarmente sensibile del velivolo, hanno richiesto durante il volo tempi di reazione del pilota inferiori a 250 millisecondi con movimenti molto precisi della mano, di pochi millimetri. Uno dei momenti più critici è stato il passaggio scoperto di 360 metri tra i tunnel, che ha esposto l’aereo a un vento trasversale mentre Costa si apprestava ad imboccare l’ingresso del secondo tunnel.
Costa in proposito ha affermato: “Sembrava che tutto stesse accadendo così velocemente, ma quando sono uscito dal primo tunnel, l’aereo ha iniziato a spostarsi a destra a causa del vento trasversale, e, nella mia testa, tutto ha rallentato in quel momento. Ho reagito e mi sono concentrato solo sul riportare l’aereo nella giusta direzione per entrare nell’altro tunnel. Poi nella mia mente tutto si è accelerato di nuovo.”
Quando l’aereo è schizzato fuori dall’altra parte, Costa ha voluto concludere la sua prestazione con una cabrata e un tonneau prima dell’atterraggio. Il pilota estasiato ha dichiarato: “Non avevo mai volato in un tunnel in vita mia – nessuno l’aveva mai fatto – quindi c’era un grosso punto interrogativo nella mia testa se tutto sarebbe andato come ci aspettavamo o se ci sarebbe stato qualcosa da improvvisare. È stato un grande sollievo, ovviamente, ma una grande, grande felicità è stata l’emozione principale. Per me è un altro sogno che si avvera.“
Con il risultato ottenuto, Dario Costa ha stabilito nuovi Guinness World Record: il tunnel più lungo percorso con un aeroplano (1.610 m), oltre ad altri quattro record degni di nota che sono stati: primo volo aereo attraverso un tunnel, volo più lungo sotto un ostacolo solido (1.610 m), primo volo aereo attraverso due tunnel, primo decollo aereo da un tunnel.
Costa ha avuto come mentore il pilota ungherese acrobatico e da gara Péter Besenyei, 65 anni, una leggenda dell’aviazione famosa per il suo ruolo nello sviluppo e nella competizione nella Red Bull Air Race. Besenyei è anche noto per imprese come volare sottosopra sotto il Ponte delle Catene a Budapest.
Besenyei a proposito dell’impresa di Costa ha dichiarato: “Volare in un tunnel non è una situazione normale. Il punto principale è la mentalità. Perché volare dritto a un metro da terra e seguire una linea centrale non è poi così difficile tecnicamente se sei su una pista. Ma nel tunnel, specialmente in un tunnel buio, e uscire dal tunnel nella luce e poi tornare in un altro tunnel buio, è diverso. E ci sono anche correnti d’aria che possono influenzare il volo e dovresti aspettarti alcune variazioni. È difficile nella tua mente perché sai che se commetti un errore, il muro è duro!“
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(Fonte e foto: Ufficio Stampa Red Bull)
EdP – Redazione: Massimo Baldi