A Pescara nasce la 3^ Sezione Volo Elicotteri della Guardia Costiera

Dopo Sarzana e Catania, anche il 3° Nucleo Aereo della Guardia Costiera, costituito a Pescara nel 1990, si è dotato di una componente ad ala rotante

Guardia Costiera pescara (1)
Uno degli elicotteri AW139 della Guardia Costiera di Pescara (foto Guardia Costiera)

L’istituzione della Sezione Volo Elicotteri presso la sede abruzzese è stata formalizzata il 21 gennaio scorso, presso l’aeroporto militare “Pasquale Liberi”, alla presenza dell’Ammiraglio Nicola Carlone, Capo del 3° Reparto “Piani e Operazioni” del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, e del Direttore Marittimo dell’Abruzzo e del Molise, Capitano di Vascello Enrico Moretti.

Con la nascita della 3^ Sezione Volo Elicotteri si assicura, nella Base Aerea di Pescara, la presenza costante di almeno due elicotteri AW139 – velivoli molto performanti, di produzione italiana – equipaggiati per le attività di ricerca e soccorso, di vigilanza ambientale e per le esigenze di trasporto sanitario urgente: l’adeguata assistenza medica a bordo sarà garantita grazie a un accordo con il competente S.U.E.M. 118.

I mezzi che decolleranno dalla base adriatica riusciranno a coprire, con un unico sorvolo, una zona che va da Ravenna al Canale di Otranto, e apporteranno un contributo determinante allo scopo di salvare vite umane, potendo operare anche in condizioni estreme.

Si completa così, con l’ottimizzazione delle risorse e un generale potenziamento in termini di efficacia e di operatività, e con una maggiore copertura delle aree di responsabilità SAR, il quadro organico e funzionale della componente aerea della Guardia Costiera.

Una storia iniziata nel 1988, con la consegna dei primi 4 velivoli P166 “Orca”, e portata avanti con lo sviluppo dei tre Nuclei Aerei, da oggi tutti e tre dotati di una Sezione Volo Elicotteri.

Una storia segnata da pagine importanti: l’Ammiraglio Carlone ha ricordato il complesso intervento sul Norman Atlantic, «un’operazione mai avvenuta nella storia della marineria – circa 400 persone salvate con l’impiego dei soli mezzi aerei – e a cui ha contribuito moltissimo la componente aerea di Pescara.»

(Ufficio Stampa Guardia Costiera)

(EdP-mb) 24 gennaio 2016​​

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