Uno Yakovlev Yak-18T come quello disperso sugli Appennini (foto: repertorio Dmitry A. Mottl – Wikimedia Commons pubblico dominio)
Un aereo d’epoca, addestratore acrobatico e da turismo, a quattro-cinque posti ad ala bassa, costruito fin dagli anni ‘60 in Unione Sovietica, con immatricolazione francese, modello Yakovlev YAK-18T, marche F-HRYL, con tre persone a bordo, marito, moglie e un socio d’affari, tutte di nazionalità francese, provenienti dalla Romania – dove avevano partecipato a una gara acrobatica – è disperso da ieri martedì 17 settembre sugli Appennini, tra la l’Emilia e la Liguria.
Decollato alle ore 08:22 dall’Aeroporto «Paolucci» di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, era diretto in Francia lungo la Costa tirrenica ed era stato rilevato dal radar per l’ultima volta in zona Sassalbo, in Comune di Fivizzano in provincia di Massa Carrara, poco tempo dopo il decollo.
Le pessime condizioni meteorologiche rilevate in zona al momento della scomparsa dai radar, con pioggia, nebbia e vento hanno poi reso molto difficili le ricerche, che sono state estese ieri anche in provincia di Reggio Emilia, sul Cerreto, nella zona di Ventasso e di Monchio delle Corti e nella mattinata di oggi sul versante parmense degli Appennini, a Prato Spilla, in comune di Monchio. Attualmente si sarebbero concentrate verso la zona di Genova. Fino a qualche ora fa le condizioni meteo proibitive non consentivano l’utilizzo degli elicotteri del SAR in zone così accidentate, ma dalle ultime notizie ricevute sembra che nell’entroterra ligure sia possibile effettuare la ricerca con utilizzo degli elicotteri.
Il coordinamento delle ricerche è stato affidato agli assetti dell’Aeronautica Militare, con la partecipazione della Guardia di Finanza e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e dai militari dell’Arma dei Carabinieri.
EdP-mb