Accordo con il Ministero della Salute per formazione operatori sanitari civili. Continua l’impegno dell’Aeronautica Militare per la formazione e l’addestramento degli operatori sanitari nazionali ed internazionali nella gestione di pazienti bio-contaminati
E’ iniziato questa mattina presso l’Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina Aeronautica e Spaziale di Roma, e terminerà giovedì con un’esercitazione presso l’aeroporto di Pratica di Mare, un corso sulle tecniche di gestione e trasporto di pazienti altamente infettivi.
Al corso – organizzato dal Servizio Sanitario dell’Aeronautica Militare, tra le forze aeree leader a livello internazionale nel settore del trasporto aereo in bio-contenimento – prendono parte una cinquantina di operatori sanitari militari e civili, questi ultimi provenienti da diverse regioni d’Italia sulla base di un’aliquota di posti messi a disposizione dal Ministero della Salute. L’attività si inserisce in un ciclo di incontri, corsi e conferenze sul tema che l’Aeronautica Militare ha avviato da tempo su richiesta e in collaborazione con il Dipartimento della Sanità Pubblica e Innovazione del Ministero della Salute e che ha visto la partecipazione anche di appartenenti a forze aeree straniere. Il programma del corso, oltre a cenni di natura teorica sul concetto di bio-contenimento e sulle modalità di trasmissione delle malattie altamente infettive, ha una connotazione fortemente pratica, con lo scopo di condividere le esperienze operative e addestrative maturate dall’Aeronautica Militare nell’ultimo decennio nel settore, in particolare le due esperienze recenti per i due casi reali di ebola dalla Sierra Leone e dalla Sardegna. Un altro obiettivo fondamentale è quello di standardizzare le procedure legate alla gestione di malattie emergenti altamente infettive, con particolare riferimento nel caso specifico alle procedure in ambiente aeroportuale.
Nelle due giornate di attività sul campo a Pratica di Mare, mercoledì 27 e giovedì 28 maggio, saranno svolte simulazioni di istituzione di un cordone sanitario in area aeroportuale e di trasferimento di urgenza con speciali isolatori avio-trasportabili di pazienti altamente contagiosi. Molti dei membri del Team di Bio-contenimento dell’Aeronautica Militare che hanno preso parte alle missioni di trasporto dei due operatori italiani di Emergency contagiati dal virus ebola saranno gli istruttori che forniranno ai colleghi di altre Forze Armate e altre Amministrazioni le conoscenze tecniche e le procedure per l’uso dei sistemi di trasporto isolati in dotazione all’Italia, speciali barelle a pressione negativa che permettono il trasporto e la gestione dei pazienti in totale sicurezza durante il volo. L’Aeronautica Militare ha sviluppato tale capacità di evacuazione aero-medica sin dal 2005, attraverso l’acquisizione di speciali sistemi detti ATI – Aircraft Transit Isolators (di brevetto britannico). La capacità di trasporto aereo in bio-contenimento è una capacità militare, disponibile ad uso e finalità civili. Essa è stata, infatti, sviluppata dall’Aeronautica Militare in coordinamento sia con il Ministero della Salute, sia con la Protezione Civile, responsabili del trasporto di terra del paziente e della gestione delle operazioni di emergenza sanitaria in ambito nazionale. Il personale deputato alle attività di trasporto in biocontenimento assicura un servizio di reperibilità che consente, in qualsiasi momento – 24 ore su 24, 365 giorni all’anno – di avviare la procedura in tempi ristrettissimi. L’unità d’isolamento aereo impiegabile per una evacuazione sanitaria in bio-contenimento è costituita da un numero di specialisti che può variare in ragione del tipo di velivolo impiegato e del tipo e livello di minaccia presente.
(Aeronautica Militare – Uff. Generale Comunicazione 2° Uff. Pubblica Informazione) 25 maggio 2015
(EdP-mb)