Aeroporto di Bologna: al via il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico multimegawatt

Sviluppato su di una superficie di 25 ettari, sarebbe uno dei più grandi impianti fotovoltaici a livello aeroportuale italiano

L’Aeroporto “G.Marconi di Bologna (foto di repertorio Massimo Baldi)

Bologna – Con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti e del consumo di risorse naturali, garantirsi una maggiore sicurezza nell’approvvigionamento energetico e razionalizzare la spesa energetica per il funzionamento dello scalo, l’Aeroporto di Bologna ha avviato uno studio di fattibilità finalizzato alla realizzazione di un impianto fotovoltaico multimegawatt nell’area che si trova a nord della pista di volo, all’interno degli spazi aeroportuali.
L’impianto, che potrà occupare una superficie di 25 ettari (corrispondente a più di 50 campi da calcio, vale a dire uno dei più grandi impianti a livello aeroportuale italiano), potrà raggiungere una potenza massima di 22 megawatt: più dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dello scalo.
È partito in questi giorni il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’impianto, a cura di Sinergo Spa, società di ingegneria e progettazione di Venezia specializzata in progetti integrati e produzione energia da fonti rinnovabili, che ha già sviluppato progetti per i principali aeroporti italiani ed ha realizzato studi analoghi per impianti fotovoltaici realizzati su tutto il territorio nazionale.
Sinergo Spa svilupperà un concept progettuale per determinare le caratteristiche generali dell’opera e relativi vincoli da rispettare, si procederà poi ad una analisi tecnico economica puntuale considerando i fabbisogni energetici (e relativi costi) dell’aeroporto e le migliori tecnologie per la realizzazione dell’impianto così da individuare la soluzione progettuale di maggiore interesse e con i maggiori benefici in termini ambientali.
Date le caratteristiche dell’area interessata, inoltre, l’intervento dovrà essere sottoposto a specifiche valutazioni di compatibilità, per verificare eventuali interferenze con l’operatività dello scalo. Saranno quindi sviluppati specifici studi ed istanze per l’autorizzazione da parte di ENAC, ENAV e di tutti gli enti preposti per le rispettive competenze.

Nazareno Ventola, AD di Aeroporto di Bologna (foto Aeroporto di Bologna)

Con questo progetto   – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Aeroporto di Bologna, Nazareno Ventolaconfermiamo il nostro impegno nella ricerca di soluzioni mirate alla lotta al cambiamento climatico,  in linea con gli impegni assunti nell’accordo ‘Net Zero 2050’ che abbiamo sottoscritto nel 2019 insieme ad altri 200 aeroporti europei nell’ambito di ACI Europe per diventare un aeroporto “a impatto zero” entro il 2050 e con la recente “Dichiarazione di Tolosa”, in cui abbiamo ribadito la nostra volontà di partecipare attivamente al processo di decarbonizzazione del settore aeroportuale. Tale studio riveste peraltro un’importanza ancora maggiore oggi, alla luce dell’evoluzione dello scenario energetico internazionale e della necessità di dotarsi, a livello nazionale, di una maggiore autonomia energetica anche attraverso l’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili”.

(Fonte e foto: Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna)

EdP-mb

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