Aeroporto di Bologna: nuova iniziativa nel segno della sostenibilità

Sul sito dello scalo bolognese rinnovata la sezione dedicata al rumore


A disposizione degli utenti anche il nuovo “Public Viewer”, che consente di seguire in tempo reale l’attività delle centraline di monitoraggio
L’Aeroporto di Bologna conferma il proprio impegno per uno sviluppo sostenibile dello scalo, in coordinamento con le Istituzioni del territorio, e potenzia i propri strumenti di dialogo e condivisione con i cittadini sui temi ambientali.
In particolare, con la collaborazione della Commissione Aeroportuale sul Rumore presieduta dal Direttore di ENAC Bologna e per rispondere alla richiesta dei cittadini di ricevere maggiori informazioni sull’impatto acustico prodotto dalle attività aeroportuali, la società di gestione del Marconi ha rinnovato ieri, 20 gennaio, la sezione del proprio sito internet dedicata al rumore, inserendo una pagina specifica di dettaglio sulle attività di monitoraggio del rumore aeroportuale. Questa pagina, oltre ad illustrare chiaramente che cos’è il rumore aeroportuale, come si misura e come si gestisce, riporta le procedure antirumore attualmente vigenti presso l’Aeroporto di Bologna e l’elenco, aggiornato mensilmente, dei voli autorizzati al sorvolo notturno sull’abitato di Bologna e delle relative condizioni meteorologiche o situazioni temporanee di capacità operativa che hanno motivato tale sorvolo.
Viene inoltre messo a disposizione degli utenti uno strumento chiamato Public Viewer, che consente di vedere su una mappa, in tempo reale, il traffico aereo in atterraggio e in decollo presso l’Aeroporto di Bologna e i livelli acustici rilevati dalle centraline del sistema di monitoraggio installato e gestito dal gestore aeroportuale. Cliccando su ciascuna centralina è possibile visualizzare il livello di rumore registrato, rappresentato in tre scale di livello – basso, medio e alto – secondo il numero di cerchi concentrici attorno alla postazione di misura.
Si tratta di uno strumento a carattere divulgativo, che integra i dati ufficiali delle tabelle diffuse mensilmente sui valori registrati dalle singole centraline, consentendo ai cittadini di avere una trasparente e puntuale evidenza dell’attività di monitoraggio acustico effettuata in maniera continuativa dall’Aeroporto.
Inoltre, in un periodo in cui i voli sono fortemente ridotti dalla pandemia da Covid-19, il Public Viewer sarà uno strumento utile per verificare, in tempo reale, le varie fonti d’impatto acustico presenti nelle aree dell’intorno aeroportuale. In particolare, ad esempio, la centralina n. 9, collocata in via dell’Arcoveggio, risulta spesso interessata dal rumore “altro”, anche in assenza di sorvoli.
Le nuove pagine dedicate al Rumore e pubblicate ieri sono raggiungibili dal sito dell’Aeroporto di Bologna (www.bologna-airport.it, selezionando la sezione La Società > Ambiente Qualità e Sicurezza > Ambiente ed Energia).
Sul tema ambientale, va peraltro ricordato che già dall’inizio degli anni ‘90, anticipando regolamentazioni e politiche oggi diffuse di riduzione degli impatti ambientali degli aeroporti, la società di gestione del Marconi ha introdotto attività sistematiche di gestione del rumore, di tutela delle risorse idriche e di efficientamento energetico. Importanti investimenti sono stati realizzati nel corso degli anni per consentire la sostenibilità ambientale dello sviluppo del traffico aereo, primo fra tutti il prolungamento della pista di volo nel 2004, con l’obiettivo di allontanare decolli e atterraggi dalla città.
Con riferimento specifico alle emissioni rumorose, presso l’Aeroporto di Bologna è istituita la Commissione Aeroportuale sul Rumore presieduta dal Direttore ENAC dell’Aeroporto di Bologna e composta dai rappresentanti di: Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Comune di Calderara di Reno, Arpae – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ed energia, ENAV – Società nazionale per il controllo del traffico aereo, vettori aerei, società di gestione aeroportuale AdB e Ministero dell’Ambiente, con compiti di definizione delle procedure di decollo e atterraggio antirumore, caratterizzazione acustica del territorio attraverso la definizione della zonizzazione acustica dell’intorno aeroportuale e classificazione dell’aeroporto stesso in relazione al livello d’inquinamento acustico.
L’Aeroporto di Bologna ha da tempo effettuato la zonizzazione acustica aeroportuale elaborata dalla Commissione Aeroportuale e dal 1992 si è dotato di un sistema di monitoraggio che attualmente consta di sette centraline fonometriche installate in diverse posizioni intorno allo scalo e che è sottoposto a controlli periodici da parte dell’Arpae. Il Comune di Bologna ha quindi recepito la classificazione acustica delle zone nei dintorni aeroportuali ed ha inibito l’edificazione all’interno delle cosiddette “fasce di rispetto” aeroportuale.
Nel corso degli anni la Commissione Aeroportuale ha svolto approfondimenti e verifiche sul sistema ed ha anche proposto misure progressivamente migliorative e mitigatrici tra cui specifiche procedure antirumore volte a limitare il sorvolo delle aree residenziali, con restrizioni operative durante le ore notturne e procedura di salita iniziale con virata verso nord per gli aeromobili in decollo da pista 12. Tali misure di controllo e contenimento sono state formalmente adottate con Ordinanze del Direttore Enac di Bologna.
Aeroporto di Bologna e tutti gli Enti coinvolti nella Commissione Aeroportuale esprimono soddisfazione per la collaborazione e per i risultati fin qui raggiunti in modo condiviso. Massima attenzione e impegno sono confermati per il futuro, nell’interesse dei cittadini e per uno sviluppo sostenibile dello scalo e del territorio.

(Fonte: Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna)
EdP-mb

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultime News

Tecnam e Redbird per formare la prossima generazione di aviatori

Gli aeromobili Tecnam della Redbird schierati sul piazzale della scuola di addestramento (foto: Tecnam) Capua (CE) Italia — Con la...

Ricerca per categoria: