Il 13 Maggio 2015 è stata una data molto importante per l’Aeroporto Militare “Luigi Olivari” di Ghedi, in provincia di Brescia, sede dei Diavoli Rossi del 6° Stormo, nel giorno della celebrazione del Centenario della fondazione dell’aeroporto, che ha unito questa ricorrenza con la partenza, proprio dall’aeroporto, di molte auto storiche partecipanti alla famosa Mille Miglia. Gara nata come corsa di velocità di lunga durata, disputata dal 1927 al 1957 e dal 1958 al 1961, che dal 1977 rivive come gara di regolarità per auto d’epoca.
La presenza delle Frecce Tricolori ha reso ancora più bella e magica l’atmosfera che queste vecchie glorie hanno portato sulla pista fra i Tornado con il “Diavolo ghignante” sulle derive.
Un’occasione unica, come ha ricordato il comandante del 6° Stormo, Colonnello pilota Andrea Di Pietro e il presidente della Mille Miglia, Roberto Gaburri, per ribadire l’intreccio fra i motori e la storia del volo nel territorio bresciano.
Nel corso della cerimonia l’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Simona Bordonali, ha rimarcato ampiamente quanto sia importante questa struttura militare, conosciuta in tutto il mondo per la professionalità dei suoi uomini e per l’importanza storica che ricopre attualmente nel territorio bresciano e quello che ricoprirà anche in futuro perché destinata a diventare MOB ossia Main Operating Base quando riceverà i nuovi velivoli Lockheed Martin F35 “Lightning II” / JSF (Joint Strike Fighter) che sostituiranno i Tornado.
Accanto al Comandante del 6° Stormo Di Pietro, hanno partecipato alla cerimonia, il Comandante della Squadra Aerea, Generale Maurizio Lodovisi e il Generale di Divisione Aerea, Nicola Lanza de Cristoforis, Comandante la 1^ Regione Aerea di Milano.
Una bella e ricca mostra statica di velivoli militari e storici, nonché padiglioni espositivi riccamente allestiti con l’esposizione di attrezzature, motori, dotazioni di volo, hanno reso ancora più piacevole la manifestazione.
E’ interessante ricordare, anche se brevemente, la storia dell’aeroporto di Ghedi. Nella Prima Guerra Mondiale ebbe un ruolo fondamentale per la difesa di Brescia e insieme a Ganfardine (oggi Aeroporto di Verona Villafranca) fu una pista di decollo per i ricognitori SVA e Pomilio.
Nella seconda guerra mondiale fu sede della scuola di pilotaggio di II° periodo per il bombardamento su Fiat B.R.20 e CANT Z.1007. Dal 1943, durante la Repubblica Sociale Italiana (R.S.I) ospitò aerei da caccia con compiti di difesa aerea inquadrati nell’Aeronautica Nazionale Repubblicana. A conclusione del conflitto, nel 1945, dato che l’aeroporto era divenuto inutilizzabile per i bombardamenti Alleati, venne risistemato ed utilizzato dalla Vª armata americana e parzialmente trasformato in struttura detentiva per prigionieri di guerra tedeschi.
Dopo la definitiva riattivazione nel 1951, divenne sede del 6o° Stormo dell’Aeronautica Militare e dotato di P51 Mustang, poi di jet britannici Vampire e successivamente dei più moderni F84F e G, sostituiti poi dagli F104G Starfighter e da ultimo, nel 1982, dai Tornado IDS. Questi velivoli oggi hanno il compito di mantenere la prontezza al combattimento degli equipaggi di volo (Combat Readiness), predisporre i rischieramenti in ambito IRF (Immediate Reaction Force) e cooperare con le autorità civili in caso di calamità naturali.
Attualmente è costituito dai Gruppi di volo 102°, 154° e 156° nonché dalla 606ª Squadriglia collegamenti e da altri enti manutentivi e di supporto. Dal prossimo anno entrerà a far parte dello Stormo anche il 155° Gruppo attualmente basato all’aeroporto di Piacenza San Damiano per la chiusura di questa base, riunendo così tutta la linea “Tornado” dell’Aeronautica Militare sulla sede bresciana.
(EdP-mb) dal nostro inviato Claudio Toselli – foto Toselli