Si è svolta mercoledì mattina all’aeroporto di Bolzano una conferenza stampa indetta per illustrare il piano di sviluppo dello scalo cittadino e i suoi vantaggi per l’intera provincia. I particolari tecnici sono stati spiegati ai giornalisti durante un sopralluogo dell’areale effettuato assieme ai responsabili della società di gestione ABD, al direttore bolzanino dell’ENAC e ad un capo pilota
Ad accogliere i rappresentanti della stampa c’erano, Marco Pappalardo, vicepresidente della società di gestione ABD ed esperto di marketing turistico, l’ingegnere civile Udo Mall, membro del Cda di ABD, il direttore dell’ufficio bolzanino dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Manfred Mussner e Oliver Ladurner, capo pilota, con un’esperienza decennale presso l’aeroporto di Bolzano. Quattro persone di grande esperienza accomunate dalla convinzione che lo scalo di San Giacomo abbia un grande futuro davanti a sé.
Il sopralluogo dello scalo aeroportuale
La visita guidata assieme ai giornalisti si è conclusa nel terminal, che ha assunto la conformazione attuale nel 2013. Il vicepresidente di ABD Marco Pappalardo ha riassunto brevemente la storia dell’aeroporto bolzanino: «Il suo utilizzo come aeroporto civile risale al lontano 1926, e già negli anni Trenta c’erano voli di linea per Monaco di Baviera e Milano. Dal 1992 lo scalo è gestito dalla società per azioni ABD Airport, di proprietà della Provincia di Bolzano». Affinché l’aeroporto apporti dei reali vantaggi al territorio e sia redditizio dal punto di vista gestionale, è necessario arrivare ad una determinata occupazione quantificata in 170.000 passeggeri l’anno. Una cifra che si pensa di raggiungere entro il 2022. Per ottenere questi risultati è stato calcolato che basterebbero cinque partenze e cinque arrivi giornalieri.
Il progetto di sviluppo dello scalo bolzanino prevede un ammodernamento delle infrastrutture, l’implementazione del know-how e adeguamenti di carattere tecnico, tutti aspetti già inseriti nel piano di investimenti. La Provincia ha definito la soglia del finanziamento pubblico: per i primi cinque anni 2,5 millioni l’anno e successivamente 1,5 millioni l’anno.
Durante il sopralluogo dell’areale in autobus sono stati illustrati i principali contenuti del piano di sviluppo:
• Allungamento della pista di 168 metri (fino a portarla a 1.462 metri), di cui 138 metri sono già stati approvati. L’allungamento permette di far atterrare velivoli più grandi e quindi un numero maggiore di passeggeri. Aumentando del 50% appena il numero dei voli e potendo contare su vettori più grandi ed efficienti, si potrà trasportare un numero di viaggiatori dieci volte superiore all’attuale.
• Ottimizzazione della procedura di avvicinamento in collaborazione con l’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. A spiegarne i dettagli è stato il capo pilota Oliver Ladurner: «Al pari di quasi tutti gli scali che si trovano in località alpine, i piloti che atterrano devono possedere delle conoscenze specifiche che però non sono nulla di straordinario. Da ricerche e studi a lungo termine risulta che gli aeroporti alpini sono tra i primi nelle statistiche di sicurezza. Per quanto riguarda la sicurezza non ci sono rischi di sorta: stiamo parlando di standard internazionali che devono essere garantiti. A Bolzano possono tranquillamente atterrare e partire velivoli del tipo A-319 oppure i Boeing 737-700. L’aeroporto di Bolzano, dopo l’adattamento, è paragonabile a quello di Berna o ad altri aeroporti alpini.» La procedura di avvicinamento a precisione prevista per Bolzano provoca meno emissioni e meno inquinamento acustico.
• Nel futuro c’è anche la realizzazione di una fermata del treno a San Giacomo, poiché i binari della ferrovia si trovano nelle immediate vicinanze del parcheggio dell’aeroporto.
• La struttura organizzativa che si occupa di marketing e vendita crescerà in quantità e professionalità, permettendo all’infrastruttura di essere utilizzata meglio e in maniera più efficace.
In merito all’impatto ambientale, l’ingegner Udo Mall ha spiegato che «…le emissioni riconducibili all’aeroporto sono meno dell’uno per cento rispetto alle altre fonti di inquinamento presenti nella conca di Bolzano. Le cause principali delle emissioni sono da ricercare nella circolazione di auto e mezzi pesanti e nel riscaldamento domestico. L’aumento di inquinamento acustico sarà invece insignificante. Va da sé che tutte le condizioni richieste dalla Commissione VIA saranno rispettate.»
Voli privati, concessioni
Il sopralluogo ha riguardato anche l’area riservata ai voli privati, dotata di pista in erba e hangar. A Bolzano la passione per il volo è molto diffusa e origina 30 movimenti giornalieri tra volo sportivo, volo a vela e voli commerciali, cifra destinata a rimanere costante.
Durante la visita anche il direttore dell’ufficio bolzanino dell’ENAC, Manfred Mussner, ha parlato del futuro: «Stiamo facendo di tutto affinché la nostra collaborazione permetta all’aeroscalo di svilupparsi nel migliore dei modi possibile». In merito al referendum del 12 giugno, Mussner ha ricordato che «…a prescindere dall’esito della consultazione, dal punto di vista attuale, l’aeroporto è destinato a rimanere tale. Lo stato è proprietario del terreno demaniale che ha una precisa destinazione come zona aeroportuale. Non si può cambiare da un giorno all’altro l’uso. E poi qui non si tratta solo di terreni e proprietari, ma di concessioni la cui assegnazione spetta all’ENAC.» È molto importante la collaborazione con tutti i partner presenti come gli organi di sicurezza e le istituzioni.
In tema di costi i rappresentanti di ABD hanno ribadito che:
• Nel quinquennio 2017-2021 il sostegno finanziario provinciale sarà di 2,5 milioni l’anno. In questo periodo ogni abitante dell’Alto Adige contribuirà quindi con 5 euro a testa, per un totale di 25 euro in cambio di un aeroporto regionale funzionale.
• Al raggiungimento dei 170.000 passeggeri annui la Provincia verserà allo scalo solo 1,5 milioni, a fronte dei quali dal 2022 riceverà 2,2 milioni di euro sotto forma di maggior gettito fiscale.
• Cifre a confronto: in Alto Adige ogni anno si spendono per la mobilità interna (treni, bus, trasporto scolastico ecc.) 159,1 milioni; per la sanità 1.211,2 milioni, per l’istruzione 957 milioni, per il sociale e la famiglia 532,5 milioni.
Un aeroporto per tutti
Per l’Alto Adige disporre di un aeroporto funzionante significa poter contare su tanti vantaggi: questa l’opinione unanime espressa dagli esperti nell’incontro con la stampa.
• Crescita turistica: i vantaggi per il turismo arriveranno dall’incremento dei voli charter. Portando in Alto Adige nuove fasce di ospiti da mercati in crescita, aumenterà anche il valore aggiunto prodotto dal comparto turistico a beneficio di tutta la popolazione. E in periodi di abbassamento della permanenza media del turista e di eccessiva dipendenza dai mercati tradizionali (Germania, Italia, Austria e Svizzera), ecco che diventa fondamentale garantire un collegamento aereo efficiente.
• Per export e cultura: uno scalo in grado di garantire voli di linea con le città più significative dell’Europa settentrionale e meridionale favorisce anche l’economia dell’Alto Adige, il settore dell’esportazione, gli scambi culturali e scientifici.
• Sempre più a portata delle famiglie: l’aeroporto di Bolzano è destinato ad essere sempre più usato dalle famiglie per volare in vacanza a costi accettabili verso Sardegna, Calabria o Croazia. I voli charter offerti per l’estate 2016, ad esempio, stanno riscuotendo un ottimo successo.
(Fonte: Ufficio Stampa ABD Airport AG-SpA Bolzano-Bozen, 27 aprile 2016)
(EdP-mb)