Lo scopo della dimostrazione in volo: sperimentare nuovi e più efficaci materiali in composito e sensori vibro-acustici innovativi, integrati in un grande pannello della sezione di fusoliera anteriore di un ATR. I voli testeranno fibre ottiche di nuova generazione per una migliore identificazione di eventuali micro-fratture e per una più facile manutenzione
Tecnologie avanzate sviluppate da Finmeccanica-Alenia Aermacchi, società partner di ATR, che mirano alla riduzione del peso dei velivoli, dei consumi di combustibile, emissioni di CO2 & NOx e del rumore
L’8 luglio scorso a Tolosa, in Francia, il prototipo ecologico dell’ATR 72 ha effettuato il primo volo di una campagna sperimentale lanciata dalla Clean Sky Joint Technology Initiative (CS JTI), nel programma adottato dal Parlamento Europeo per fornire supporto ad una serie di collaborazioni pubblico-private (Public-Private Partnership – PPP) nel campo della ricerca, con l’obiettivo di sviluppare un’ampia gamma di tecnologie dedicate a un sistema di trasporto pulito, innovativo e competitivo.
Il progetto Clean Sky, finanziato al 50 per cento da alcune industrie aeronautiche e l’altro 50 per cento dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 importanti risultati nel settore ambientale, in particolare la “…riduzione del 50% nelle emissioni CO2, taglio dell’80% nelle emissioni NOx e dimezzamento dell’inquinamento acustico rispetto ai livelli del 2000”.
La joint venture ATR, con sede a Tolosa, paritetica tra Alenia Aermacchi (società del Gruppo Finmeccanica) e il Gruppo Airbus è divenuta leader mondiale nel mercato dei velivoli regionali fino a 90 posti. Fa parte del progetto fin dalla sua creazione nel 2008, attraverso la sua azionista Italiana Alenia Aermacchi, coordinatrice del Dimostratore Integrato di Tecnologie dell’Aereo Regionale Verde, all’interno del CS JTI.
Il volo effettuato è il primo fra tutti quelli programmati nell’ambito di questa iniziativa. Verso la fine del 2015 verranno verificati nuovi sistemi di distribuzione elettrica, di dispersione di energia e sistemi di condizionamento dell’aria, in una seconda campagna sperimentale di volo. Da questi studi sviluppati e testati sull’ATR si prevedono importanti progressi tecnologici che porteranno in futuro a miglioramenti sostanziali per tutto il trasporto regionale.
Il senior vice-president engineering di ATR, Carmine Orsi, dichiaratosi molto soddisfatto per questo primo volo nell’ambito del progetto “Clean Sky”, ha affermato: «Gli ATR già vantano oggi una fama mondiale per il basso impatto ambientale dei loro motori a elica. Oggi stiamo andando oltre, utilizzando uno dei nostri aerei per testare il frutto di svariati anni di lavoro congiunto con i ricercatori, che dovrebbero renderci capaci di divenire ancor più “verdi” nel futuro. Come produttori di aerei, riteniamo di avere la responsabilità di sviluppare tecnologie sempre più “verdi”, visto che nei prossimi anni vedremo sempre più aerei volare nei nostri cieli.»
(Ufficio Stampa Alenia Aermacchi – Gruppo Finmeccanica, 8 luglio 2015)
(EdP-mb)