All’incontro dei Paesi NATO sulla sicurezza in immersione, a Y-40 anche la prima donna palombaro italiana

Chiara Giamundo, all’Underwater Diving Working Group 2022 svoltosi in Italia, nella piscina con acqua termale più profonda del mondo, spiega, tra addestramento e riunioni, il suo ruolo e l’uguaglianza di genere nella Marina Militare: «Non mi pongo limiti sul piano familiare e spero di essere un esempio per le donne che desiderano intraprendere questo tipo di carriera».

È la prima ed unica donna palombaro in Italia: Chiara Giamundo (nella foto sopra), 25 anni, di Tarquinia, da tre anni all’interno del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare Italiana.
Con il suo gruppo ha raggiunto Montegrotto Terme per trascorrere alcuni giorni di incontri e formazione all’interno di Y-40® The Deep Joy, la piscina con acqua termale più profonda del mondo, in occasione dell’Underwater Diving Working Group, il massimo convegno a livello mondiale di esperti subacquei e di medicina legata agli ambienti subacquei di tutti i Paesi Nato.
Qui ha raccontato i suoi compiti da palombaro, un ruolo che resta al maschile solo nel nome, «perché non sarebbe carino chiamarmi palombara, come il nome dell’imbarcazione – sorride – È certamente meglio utilizzare il maschile: ci tengo molto».
Nell’incontro annuale di quattro giorni in cui 19 Nazioni Nato (Belgio, Bulgaria, Canada, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovacchia, Spagna) e alcuni Paesi non appartenenti alla Nato, come Finlandia, Svezia e Nuova Zelanda si sono confrontati sulla sicurezza nelle immersioni, prendendo accordi internazionali per la standardizzazione dei materiali e delle procedure, i lavori si sono divisi in tre pannelli: uno che riguardava le capacità, uno tecnico ed uno medico.
Ad organizzare questa edizione, utile allo scambio di informazioni tra i diversi Paesi per migliorare gli standard, i materiali e le tecniche utilizzati, ma anche affrontare nuove tabelle di decompressione e tutto quello che serve dal punto di vista scientifico per evitare o curare eventuali malattie dovute alle immersioni, è stata la Marina Militare Italiana che ha scelto un ambiente diverso dal consueto, come quello della piscina con acqua termale più profonda del mondo, Y-40® The Deep Joy, dove, fin dall’apertura del 2014, i gruppi delle forze armate italiani e non svolgono le loro attività di addestramento e formazione subacquea.
Ad aprire i lavori e a dare il benvenuto agli 84 delegati presenti dai diversi Paesi è stato l’Ammiraglio Massimiliano Rossi, comandante del Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare, del quale fa parte anche Chiara Giamundo, la prima donna palombaro, appunto.
Una grande passione per l’acqua fin da bambina che l’ha portata nel maggio 2018 a fare il suo ingresso in Marina per fare successivamente domanda per entrare nei Comsubin, un mondo ancora inesplorato per il genere femminile. «Il palombaro è un professionista del mare che si occupa del recupero del personale all’interno dei sommergibili sinistrati, della bonifica dei fondali e di tutti gli altri lavori subacquei, come la collaborazione con i beni culturali o operazioni legate all’ecologia del pianeta, anche intraprendendo specializzazioni sulle immersioni profonde o sugli esplosivi». Tra le missioni che l’hanno già vista protagonista, le piace ricordare quella legata all’antipirateria in cui il suo nucleo ha assicurato la nave nella costa somala.
«Per me essere la prima donna palombaro è un grandissimo onore, ma anche una importante responsabilità. Da oltre 20 anni le donne sono ammesse in Marina, quindi, per me è stato un percorso molto naturale. Nella pratica non è stato difficile entrare a far parte di una componente prettamente maschile: non ho trovato alcuna difficoltà e differenza tra di noi e sono sempre stata trattata alla pari, senza protezioni o delicatezze particolari, ma con grande rispetto e questo mi fa assolutamente piacere».
«Il mondo subacqueo di per sé, già nella fase ricreativa, è per lo più popolato da uomini, quindi anche il nostro nucleo riflette questa percentuale. Io, attualmente, sono l’unica donna presente in questo reparto, ma spero vivamente che, ora che è stato aperto il concorso, siano molte le ragazze che sceglieranno di accompagnarmi in questo lavoro. Spero di essere un esempio per le donne che desiderano intraprendere questo tipo di carriera».
Non si pone limiti sul piano familiare, Chiara Giamundo: «Non penso che un lavoro come il mio mi impedisca di realizzarmi parallelamente nella carriera e nella vita privata, nel costruirmi una famiglia, ad esempio: basta sapersi organizzare. È un lavoro impegnativo come lo sono molti altri tra le professioni civili che occupano le donne e come lo sono certamente quelli delle mie colleghe in Marina».
«È stato un piacere oltre che un onore avere in questi giorni in Y-40® i delegati dei Paesi Nato – conferma Emanuele Boaretto, l’architetto che ha ideato e progettato la piscina da Guinness dei Primati a Montegrotto Terme, Padova – La sicurezza in immersione è un argomento che ci interessa al punto da spingerci fin dalla nascita della struttura ad esserne parte in causa mettendo a disposizione la piscina per la ricerca e le esercitazioni in questo senso. Ci inorgoglisce, essere punto di riferimento per questi corpi militari, che qui trovano le migliori condizioni per la formazione e l’addestramento subacqueo, come nel caso di Chiara Giamundo, l’unica donna del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori all’interno della Marina Militare Italiana».
La delegazione, ad incontro concluso, è stata ospitata dall’assessore alla Cultura del Comune di Padova, in visita alle meraviglie di Urbs Picta patrimonio dell’Unesco.

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(Fonte e foto: Ufficio Stampa – Action Agency S.r.l.)
EdP-mb

 

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