Annunciata “VIRTUTE 1” la prima missione suborbitale scientifica AM-CNR sul velivolo SpaceshipTwo della Virgin Galactic

La missione si terrà nell’ultima settimana di settembre presso Spaceport America in New Mexico (US). E’ la prima missione di questo tipo in ambito europeo

Roma – Si è tenuta nel primo pomeriggio di ieri, 2 settembre, presso Palazzo Aeronautica a Roma, la conferenza stampa per annunciare la prima missione suborbitale scientifica con equipaggio misto composto da personale dell’Aeronautica Militare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La missione sarà effettuata a bordo dello spazioplano classe SpaceshipTwo “VSS Unity” della società Virgin Galactic, con decollo previsto da Spaceport America, New Mexico, tra l’ultima settimana di settembre e l’inizio di ottobre 2021.
La missione AM-CNR sarà denominata VIRTUTE (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE) e rappresenta la prima missione suborbitale orientata alla ricerca scientifica e alla sperimentazione ed innovazione tecnologica, come testimoniato anche dal motto scelto per accompagnare l’impresa: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire VIRTUTE e canoscenza” (Dante Alighieri – Divina Commedia – Inferno – Canto XXVI, vv. 112-120).
Per la Virgin Galactic questo è il 23° volo effettuato dallo spazioplano VSS Unity, da cui la denominazione “Unity 23”. Si tratta inoltre del primo volo che ospita esperimenti e progetti di ricerca operati e controllati direttamente da personale a bordo.
L’equipaggio misto AM-CNR valuterà e misurerà gli effetti biologici della fase di transizione in microgravità sul corpo umano.
Altri esperimenti condotti a bordo mirano a studiare gli effetti della microgravità su un’ampia varietà di proprietà fisiche e chimiche dei materiali (fenomeni di combustione o comportamento dei fluidi), caratterizzanti l’ambiente di volo (ad esempio dal punto di vista delle radiazioni a bordo).
Dai risultati degli esperimenti sarà possibile ricavare preziose informazioni per la futura applicazione in una vasta gamma di ambiti, da quello addestrativo ed operativo fino ai possibili impieghi innovativi in ambito industriale.
L’equipaggio sarà così composto:
– Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare, ingegnere e cosmonauta, con il ruolo di comandante dell’equipaggio italiano e coordinatore, monitorerà gli apparati per le sperimentazioni durante la fase di volo in microgravità. Indosserà una innovativa tuta intelligente (Smart Suit), nella quale sono coniugate moda e tecnologia italiane, che misurerà i parametri biometrici fornendo dati sulle reazioni fisiologiche durante il volo.
– Angelo Landolfi, Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, medico aerospaziale, che effettuerà dei test sulle prestazioni cognitive in microgravità. Inoltre, dalla sua postazione opererà degli apparati per investigare l’interazione tra alcune sostanze liquide e solide in ambiente microgravitazionale.
– Pantaleone Carlucci, Ingegnere Energetico e Tecnico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, gestirà alcuni esperimenti ed indosserà dei sensori che misureranno costantemente il suo battito cardiaco, le funzioni cerebrali e altri fattori corporei durante il volo in microgravità.
– Beth Moses, Chief Astronaut Instructor di Virgin Galactic, con la funzione di Cabin Lead per monitorare le procedure di sicurezza a bordo. Non interagirà con gli esperimenti italiani ma contribuirà a coordinare gli aspetti relativi alle tempistiche e alla gestione del volo.
I piloti della missione saranno Michael Masucci e CJ Sturckow, a bordo dello spazioplano VSS Unity; Kelly Latimer e Nicola Pecile, per la piattaforma di lancio (“mothership”) VMS Eve.
Le fasi della missione saranno visibili in streaming live su [VirginGalactic.com].

(Un click sulla foto per ingrandire)

Il grafico della missione di SpaceshipTwo “VSS Unity” di Virgin Galactic

I commenti:
Il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ha dichiarato: “Quello che presentiamo oggi è un esempio di un doppio binomio: quello tra mondo privato e pubblico, ma anche tra mondo civile e militare. E’ una forma di collaborazione tra istituzioni al servizio del Paese, che fanno squadra per sviluppare una opportunità incredibile sotto molti punti di vista: ricerca tecnologica, sviluppo commerciale, crescita economica, anche in termini di offerta di lavoro per i giovani. Voglio usare la parola ‘pionieri’, un termine che vale per le imprese del passato, ma che è adatto anche a ciò che stiamo facendo oggi: l’esplorazione di un ambiente nuovo, ricco di opportunità straordinarie. Penso che l’Aeronautica Militare, pur essendo pragmaticamente calata nella realtà quotidiana, ‘con i piedi per terra’, non possa non avere un occhio proiettato al futuro, all’innovazione, alle sfide ed alle prospettive offerte dai nuovi ambienti. E’ nostra responsabilità precisa fornire supporto al Paese con le nostre capacità e la nostra preparazione (come dimostrato durante la pandemia o con il recente ponte aereo per trarre in salvo civili dall’Afghanistan), ma anche guardare avanti, all’innovazione ed alla ricerca, tramite l’ampliamento di un dominio nel quale siamo presenti dall’inizio e in cui intendiamo continuare a fare la differenza, offrendo le nostre competenze e la nostra professionalità al fianco delle altre Istituzioni, dell’industria, delle start-up e delle forze più sane del Paese. Tutto ciò senza mai dimenticare la funzione propria dell’Aeronautica Militare, cioè la Difesa Aerea, che nel futuro prossimo arriveremo ad garantire ben oltre le quote a cui operiamo normalmente oggi.
La Presidente CNR, prof.ssa Maria Chiara Carrozza, ha sottolineato che: “La collaborazione consentirà di condurre, in condizioni di microgravità, esperimenti multidisciplinari che permetteranno di accrescere le conoscenze scientifiche e di caratterizzare meglio i voli suborbitali, nella prospettiva di renderli accessibili a un numero sempre maggiore di persone e di operarne in Italia. L’aerospazio è un settore strategico e il Consiglio Nazionale delle Ricerche prosegue nel fornire supporto al sistema Paese, impegnando i suoi ricercatori in stretta collaborazione con le istituzioni nazionali preposte alla sicurezza nazionale”. 
Michael Colglazier, CEO di Virgin Galactic, ha affermato: “Che l’Aeronautica Militare ci abbia scelto per supportare le loro ricerche sulla microgravità è prova delle capacità scientifiche uniche del nostro sistema di volo spaziale. Siamo fieri di facilitare la cooperazione tra le nazioni interessate al volo spaziale e i pionieri dell’industria per espandere le conoscenze umane e dimostrare il valore intrinseco della nostra offerta a partner governativi e scientifici. Questo volo sarà ricordato come una importante pietra miliare nel percorso per raggiungere l’accesso ripetibile e sicuro allo spazio negli anni a venire.
La missione dell’Aeronautica Militare è l’ultima del programma di volo sperimentale che la Virgin Galactic effettuerà per ottenere dalle Autorità americane la certificazione finale prima di avviare l’era dei voli commerciali. 

(Fonte e foto: Aeronautica Militare – Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore – Ufficio Pubblica Informazione)
EdP-mb

(Un click sulle foto per ingrandire)

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