Roma, 11 giugno 2021 – L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha pubblicato oggi sul proprio sito istituzionale la relazione finale d’inchiesta relativa all’incidente occorso il 25 gennaio 2019, sul ghiacciaio del Rutor, in Valle d’Aosta, agli aeromobili AS350 B3 marche I-EDIC e Jodel D.140E marche F-PMGV (vds. link al documento ufficiale a fondo pagina).
“L’elicottero AS350 B3 I-EDIC, impiegato in attività di eliski e il velivolo Jodel D.140E F-PMGV, decollato dall’aeroporto francese di Megève per una missione addestrativa, collidevano in volo in una zona immediatamente a valle dell’inizio del ghiacciaio, lungo la Valle Sospesa (La Thuile), ad una quota di circa 2777 m. A seguito dell’incidente il pilota con quattro dei cinque passeggeri dell’elicottero e due dei tre occupanti dell’aeroplano decedevano.
Dall’inchiesta è emerso che l’incidente è stato causato da «una insufficiente attività di look-out da parte di entrambi gli equipaggi, che avrebbe dovuto essere effettuata in maniera più incisiva considerando l’area ristretta e le fasi di volo critiche in cui entrambi gli aeromobili stavano operando».
Al verificarsi dell’incidente hanno contribuito i seguenti fattori.
• La probabile assenza di comunicazioni radio bilaterali fra gli equipaggi dei due aeromobili nelle fasi di volo precedenti la collisione.
• La limitata o nulla visibilità disponibile per entrambi gli equipaggi verso il settore occupato dall’altro aeromobile, derivante dalla architettura costruttiva dei rispettivi aeromobili, nonché, nel caso dell’elicottero, anche dalla posizione a bordo del comandante.
• La posizione del sole, frontale ad entrambi gli aeromobili, che potrebbe aver significativamente influito sulle capacità di percezione visiva delle rispettive posizioni da parte dei due equipaggi.
• Le criticità presenti a livello informativo nell’AIP Italia (pubblicazione ufficiale dello Stato italiano), che non rendono agevole la conoscenza della normativa/procedure d’interesse da parte degli operatori aeronautici, stranieri inclusi, obbligando chi lo consulti a ricerche non sempre agevoli, senza tacere il fatto che le fonti richiamate sono scritte in lingua italiana e quindi non necessariamente comprensibili da parte di stranieri.
• Il comportamento tenuto a livello organizzativo dall’Aéroclub de Megève; si può infatti ritenere che quest’ultimo fosse a conoscenza, almeno a partire dal 2004 (quando gli fu contestata una infrazione alla normativa italiana) dell’esistenza di limitazioni al volo in territorio italiano, ma che piloti dello stesso abbiano perseverato ugualmente nella pratica di atterrare indifferentemente sui due lati del confine, in particolare, per quanto qui d’interesse, in territorio italiano, in violazione della normativa nazionale italiana.
A conclusione dell’inchiesta, l’ANSV ha emanato, a fini di prevenzione, sei raccomandazioni di sicurezza. In particolare, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, oltre a rappresentare la necessità di sanare le criticità rilevate nell’AIP Italia, raccomanda anche un coordinamento tra gli organismi di polizia presenti a livello locale e l’ENAC, al fine di consentire a quest’ultimo di avere contezza della inosservanza delle limitazioni al volo esistenti sul territorio italiano.
L’ANSV raccomanda, altresì, all’EASA (Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea), di valutare l’opportunità di dotare obbligatoriamente gli aeromobili operanti in spazi aerei di classe “G” di sistemi di bordo anticollisione o di sistemi comunque finalizzati a rilevare la prossimità di altri aeromobili.
Infine, l’ANSV raccomanda all’autorità dell’aviazione civile francese di svolgere una più efficace attività di sorveglianza e di safety promotion presso gli operatori francesi, sensibilizzandoli sulle problematiche emerse nel corso dell’inchiesta svolta dall’ANSV, in particolare per quanto concerne l’attività effettuata in territorio italiano, in alta montagna, nelle vicinanze del confine di Stato.
Un click sulla copertina per aprire la Relazione d’inchiesta ufficiale dell’ANSV
Note:
Lo scopo delle inchieste di sicurezza consiste unicamente nel prevenire futuri incidenti/inconvenienti; conseguentemente, non compete alle inchieste di sicurezza attribuire colpe o responsabilità.
Una raccomandazione di sicurezza è una proposta, formulata esclusivamente da una autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile (in Italia, l’ANSV) sulla base dei dati emersi da una inchiesta di sicurezza o da altre fonti (come studi in materia di sicurezza), finalizzata alla prevenzione di incidenti e di inconvenienti.”
(Fonte e foto: Ufficio stampa Agenzia nazionale per la sicurezza del volo – ANSV)
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