Inizia ora la vera missione sul pianeta rosso
Dal 30 luglio 2020 sono passati esattamente 204 giorni, compresi i giorni di partenza e di arrivo, da quando Perseverance, il rover della Missione Mars 2020 ha preso il via da Cape Canaveral, in Florida, con destinazione Marte, il quarto pianeta del sistema solare. Dopo circa 480 milioni di chilometri il piccolo e super sofisticato veicolo multi ruota off-road per il suolo marziano è atterrato felicemente.
Obiettivo della missione la ricerca di tracce che possano dimostrare che lassù è realmente esistita un tempo qualche forma di vita.
Il pianeta rosso, che ha dimensioni intermedie tra quelle della Luna e quelle della Terra, registra temperature medie superficiali piuttosto basse (-14/-120 gradi centigradi) con un’atmosfera rarefatta simile alla Terra tra tutti i pianeti del nostro sistema solare.
Al rover, che porta con sé sofisticate attrezzature che consentiranno di esplorare e studiare in lungo e in largo la superficie marziana, è abbinato anche un drone elicottero di circa due chilogrammi a cui è stato dato il nome di Ingenuity che scatterà fotografie collegato via radio al veicolo. Nel corso della missione verranno effettuati i primi test sulla superficie marziana con la raccolta di campioni di roccia, soprattutto alla ricerca di acqua e verosimilmente di batteri e di altri preziosi dati scientifici.
L’evento è stato trasmesso in diretta, ieri sera, 18 febbraio, con inizio alle 21:00, sul Canale 35 di Focus, unico a trasmettere l’avvenimento grazie a ESA e NASA, con uno speciale presentato da Luigi Bignami, dal titolo «In diretta da Marte – Missione Perseverance», che ha coordinato in studio assieme a diversi illustri ospiti.
Quello che temevano i tecnici americani erano gli ultimi sette minuti prima del touch-down in cui poteva andare in fumo il lavoro di anni e di migliaia di persone e con una perdita di miliardi di dollari.
Alle 21:55, ora italiana, è avvenuto il distacco dal modulo Backshell e la successiva apertura del paracadute a cui era collegato il rover Perseverance, a circa 300 metri dalla superficie. Alle 21:56 il veicolo ha toccato il suolo felicemente, come da programma, sottolineato da un sospiro di sollievo e dai fragorosi applausi dei tecnici della NASA e JPL (Jet Propulsion Laboratory della Nasa) che hanno coordinato le operazioni dalla Florida.
La missione, nonostante siano già passati molti mesi, non è conclusa, anzi è proprio al suo avvio. Nei prossimi mesi le immagini provenienti da quel pianeta saranno trasmesse a colori, senz’altro in alta definizione, assieme ai primi risultati dei test che le apparecchiature forniranno agli esperti a terra.
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(Foto: fermo immagini TV Nasa, JPL e Focus)
EdP-mb