Campagna AIB 2015: preoccupa la tendenza al ridimensionamento delle flotte regionali

Si è tenuto il 28 maggio scorso l’incontro con regioni, province autonome e strutture operative

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, ing. Fabrizio Curcio (foto Protezione Civile)
Il capo Dipartimento della Protezione Civile, ing. Fabrizio Curcio (foto Protezione Civile)

«In vista dell’imminente apertura della campagna antincendio boschivo, devo purtroppo esprimere una forte preoccupazione nel constatare una tendenza al ridimensionamento nelle flotte antincendio regionali». Con queste parole il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha chiuso l’incontro tecnico convocato presso la sede del Dipartimento per condividere strategie e dotazioni operative per la prossima campagna estiva Aib-Antincendio boschivo 2015.

«A fronte di alcune Regioni che sono riuscite a mantenere gli assetti operativi dello scorso anno, ve ne sono purtroppo altre che fanno registrare una diminuzione», ha aggiunto l’ingegner Curcio. «È quanto mai necessario compiere ogni sforzo per fare di più, avendo tutti ben chiaro che le particolari condizioni climatiche che abbiamo registrato negli ultimi due anni e che hanno consentito di vedere un netto calo nel numero delle richieste di concorso aereo sugli incendi sono state eccezionali. Quest’anno potrebbe non essere così. Lo Stato sta facendo la sua parte, riuscendo, grazie all’impegno del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, delle forze di polizia e di quelle armate, a mantenere sostanzialmente intatta rispetto a 2014 la sua flotta antincendio. Le Regioni tutte, che secondo la legge 353 del 2000 hanno la primaria responsabilità nelle attività di antincendio boschivo, devono fare la loro parte; si rischia, altrimenti, di avere una situazione nella quale coloro che si dotano per tempo di mezzi e risorse necessarie per fronteggiare adeguatamente la potenziale criticità si sentano penalizzate perché l’attenzione del concorso statale viene rivolta alle Regioni che non si attrezzano per tempo. Si faccia tutti uno sforzo ulteriore in questi ultimi giorni che precedono l’inizio della campagna, affinché si metta in campo ogni possibile ulteriore risorsa per non risultare impreparati di fronte agli eventi».

La legge quadro sugli incendi boschivi, infatti, affida alle Regioni la competenza in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi, mentre allo Stato compete una funzione di indirizzo e di coordinamento di tali attività. In particolare, al Dipartimento della Protezione Civile, attraverso il Coau-Centro Operativo Aereo Unificato, è affidato il coordinamento dei mezzi della flotta aerea antincendio dello Stato, che opera in concorso con le forze di terra regionali.

L’incontro, cui erano presenti i rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e delle altre amministrazioni e strutture operative coinvolte a vario titolo nel contrasto degli incendi boschivi, è stato un importante momento di confronto sull’organizzazione e le disponibilità dei mezzi delle singole Regioni. Il coordinamento tra Stato e Regioni costituisce, infatti, il nodo centrale per un impiego efficiente della flotta aerea, così come per il rafforzamento del sistema di comunicazione tra sale regionali (Cor-Centro Operativo Regionale e Soup-Sala Operativa Unificata Permanente) e il Coau del Dipartimento.

(fonte: Ufficio Stampa Dipartimento della Protezione Civile) 28 maggio 2015

(Edp-mb)

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