100mila spettatori in due giorni e forse più sul litorale ravennate per assistere alle evoluzioni delle Frecce Tricolori nell’air show organizzato dall’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo. Celebrato anche il decennale della morte del pilota lughese della Protezione Civile Andrea Golfera
Servizio di Massimo Baldi
Tutti col naso in su, a Punta Marina Terme, incantati dalle evoluzioni dei velivoli di “Valore Tricolore“.
Ieri, domenica 9 luglio 2017, una grande folla, compatta, attenta e appassionata, stimata dalla Questura in 40mila persone, ma il dato è approssimativo vista l’estensione del litorale ravennate, hanno applaudito e salutato lungamente, con grande orgoglio e nel finale con un po’ di commozione, i piloti che hanno preso parte a questa seconda edizione della manifestazione aerea “Valore Tricolore” organizzata dall’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo sulla assolata spiaggia romagnola, che bissa il successo di quella del 2016 realizzata per il 70° anniversario della nascita della Repubblica italiana e il 70° delle Forze armate italiane, nonché per il centenario del Cavallino rampante, il simbolo dell’”Asso degli assi” della Prima Guerra mondiale, il maggiore lughese Francesco Baracca, medaglia d’oro al valor militare.
Quest’anno, oltre a riaffermare i medesimi valori repubblicani e di vicinanza alle nostre Forze Armate, l’appuntamento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Ravenna, dal Comune di Ravenna, dal Comune di Lugo, e dalle Unioni dei Comuni della Bassa Romagna e della Romagna Faentina, ha celebrato anche il decimo anniversario della morte del comandante Andrea Golfera, pilota lughese istruttore sui Canadair della Protezione Civile, già socio dell’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo, scomparso in un incidente aereo durante una missione antincendio nel Parco del Silente a L’Aquila.
Alle 16.30 è iniziato l’air show, presentato dagli speaker ufficiali del 15° Stormo SAR, del Reparto Sperimentale di volo dell’Aeronautica Militare, della Pattuglia Acrobatica Nazionale e dal generale di D.A. dell’Aeronautica Militare (a) Carlo Landi, per la parte civile della manifestazione.
La prima a entrare in scena è stata la grande bandiera tricolore portata in volo, lungo il litorale, da un militare agganciato a un elicottero del 15° Stormo SAR di Cervia, accompagnata dalle note del nostro Inno Nazionale, nel più assoluto e rispettoso silenzio del pubblico, alzatosi tutto in piedi. Al termine dell’inno il personale dell’elicottero è entrato in azione presentando un’emozionante esercitazione di salvataggio in mare. Sono seguite le evoluzioni di un Cap 10 acrobatico civile, poi i passaggi in varie configurazioni di volo dei velivoli dell’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo: un Cessna 172 a carrello fisso e uno a carrello retrattile, oltre alle evoluzioni di un elicottero NH300 della Scuola Nazionale Elicotteri “Guido Baracca”, sempre di Lugo, con ai comandi il colonnello Roberto Bassi, coordinatore delle scuole di volo del sodalizio lughese. A seguire, le evoluzioni dello storico biplano statunitense da addestramento Stearman della Seconda guerra mondiale di Stefano Landi, che ha introdotto le acrobazie mozzafiato dell’Eurofighter “Typhoon”, del Reparto sperimentale di volo di Pratica di Mare, pilotato dal cesenato capitano Gabriele Orlandi, prodottosi in salite e discese ad alta velocità con postbruciatori al massimo, per simulare un’operazione “scramble”, ovvero un immaginario intercettamento di un velivolo sospetto entrato nello spazio aereo nazionale, con virate a coltello fino a 9g, o Schneider positive e negative, e altre diverse figure acro molto spettacolari e impegnative, che hanno entusiasmato un pubblico molto attento e appassionato.
Alle 18.00, puntualissimi, si sono presentati da Ovest, alle spalle degli spettatori assiepati sulla spiaggia, i dieci MB339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale della nostra Aeronautica Militare, che hanno dato inizio al loro meraviglioso show acrobatico, unico al mondo, composto da diciotto figure di grande spettacolarità, tra cui l’ultima nata, “la scintilla”, un fiore che sboccia dal mare verso il pubblico con il grande abbraccio dei dieci velivoli delle Frecce, e quella che conclude il programma, conosciuta col nome di “Alona”, che, sulle note della celebre romanza della Turandot di Giacomo Puccini “Nessun dorma”, cantata dallo scomparso tenore Luciano Pavarotti, disegna nel cielo il nostro tricolore più grande del mondo. Uno spettacolo d’intensa emozione che coinvolge e commuove sempre la parte del pubblico sensibile al nostro vessillo e alla nostra Patria.
Al termine dell’air show, le autorità civili e militari intervenute sono state invitate al beach restaurant del “Bagno Bolognino” di Punta Marina (dove da giorni era stato stabilito il “quartier generale” della manifestazione aerea, ndr) per un incontro privato con gli organizzatori, presentato a nome dell’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo dal generale Carlo Landi, nel corso del quale si è tenuta la cerimonia di consegna alla vedova della Medaglia d’Oro Andrea Golfera, Barbara Randi, della targa in ricordo del marito e lo scambio dei rituali ringraziamenti e i saluti di commiato fra i partecipanti.
A conclusione dell’incontro abbiamo scambiato qualche parola con tre protagonisti di queste giornate, per ascoltare un loro commento sulla manifestazione aerea, a cominciare dal suo organizzatore, un entusiasta presidente dell’Aero Club di Lugo, l’avvocato Giovanni Baracca, pronipote dell’eroe Francesco Baracca: «Sono felice che la manifestazione sia andata benissimo – ha esordito Giovanni Baracca -. La cosa più importante di una manifestazione aerea è sapere che in due ore si consumano quattro mesi di lavoro intensissimo. La preparazione necessaria per organizzare un evento così importante è molto specialistica, ma soprattutto se non è fatta con amore, con passione, non può portare a nulla. Ne hanno dato ampiamente dimostrazione i soci dell’aeroclub di Lugo, che sono coloro che hanno realizzato e costruito questo evento; hanno tutti lavorato gratis, solo per la soddisfazione di poter portare, nei due giorni, la cultura aeronautica di fronte ad oltre 1o0mila persone, che spero abbiano capito che volare non è pericoloso ma è bello. Un’altra cosa importante da sottolineare, riguardo il volo – ha proseguito il presidente dell’AeCLugo -, è che il pilota quando porta passeggeri in aereo acquisisce una sensibilità particolare e una generosità e una solidarietà che lo contraddistinguono dalle altre persone, perché si fa garante della vita di queste persone e quando atterra conserva la stessa generosità nelle proprie azioni. Così anche per Andrea Golfera: nel momento in cui è caduto col suo aereo in una missione antincendio ha dimostrato che la sua professionalità la sua abnegazione e l’amore per il volo, per il suo lavoro e per gli altri era fondamentale. Così come facciamo noi quando realizziamo le nostre manifestazioni aeree – ha concluso il presidente Baracca -, che sono sempre con un fine di beneficienza, di solito a favore dell’AIL, l’Associazione Italiana leucemie e mieloma, in particolare per la sede di Ravenna: Dobbiamo fare entrare nel cuore della gente il messaggio che in questo mondo di oggi è necessario essere collaborativi e solidali; diversamente ognuno vive la propria vita… da solo.»
Un altro breve colloquio l’abbiamo avuto con un autorevole ospite, il responsabile del Servizio di Coordinamento Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile, colonnello Ivo Tino, giunto appositamente da Roma per ufficializzare la consegna della targa in ricordo del pilota Andrea Golfera, in rappresentanza del capo del Dipartimento, Ingegner Fabrizio Curcio, impossibilitato a partecipare: «Oggi è stata un’emozione che si rinnova e che non avrà mai fine – ha dichiarato il Col. Tino -. In generale i mezzi aerei quando s’involano esprimono un qualcosa d’indescrivibile. E’ chiaro che la conclusione della Pattuglia Acrobatica Nazionale dà emozioni a tutti noi: ho visto diverse lacrime che uscivano… Per me poi in particolare sapere che questa giornata è dedicata anche a un pilota Canadair – aerei che io gestisco e impiego quotidianamente e che oggi stanno volando con circa 30 missioni in atto nel centro sud, dove esiste una situazione veramente critica – mi coinvolge particolarmente. Quindi un ringraziamento a tutti gli organizzatori.»
In conclusione abbiamo sentito il generale di Divisione Aerea (a) Carlo Landi, speaker d’eccezione della manifestazione, ex comandante del Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare e del Poligono Sperimentale Interforze del Salto di Quirra, già direttore generale dell’Aero Club d’Italia e oggi ideatore e organizzatore del progetto per la sicurezza del volo dell’Associazione IDEAE “Volare Sicuri”, con il supporto dell’Aeronautica Militare e la collaborazione di vari aeroclub: «La manifestazione è stata organizzata con la solita precisione dai soci dell’Aero Club Francesco Baracca” di Lugo e dalle istituzioni coinvolte – ha sottolineato il generale Landi -. E’ andata molto bene sotto la guida del direttore di manifestazione Oreste Martini, con una grandissima partecipazione del pubblico. Un’occasione importante per far capire al grande pubblico i valori dell’aviazione e i valori formativi per i ragazzi di avvicinarsi al volo. Ci vorrebbero più occasioni come queste per poter diffondere questi messaggi.»
Nelle foto dell’incontro privato: dall’alto, l’avvocato Giovanni Baracca e il comandaante della PAN maggiore pilota Mirco Caffelli; l’avvocato Baracca e la vedova del pilota della Protezione Civile Andrea Golfera, Barbara Randi; il colonnello Ivo Tino assieme alla vedova Golfera; il generale Carlo Landi, al centro nella foto assieme al comandante della PAN e a sinistra il comandante del Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare, tenente colonnello Aniello Violetti
(EdP-mb) 10 luglio 2017 – Foto Massimo Baldi