RIEPILOGO DEI MOMENTI PIÙ IMPORTANTI PER L’ITALIA E PER L’ENAC E SINTESI DEI PRINCIPALI TEMI TRATTATI
Venerdì 7 ottobre 2016 si è chiusa la 39a Assemblea Generale dell’ICAO (International Civil Aviation Organization), l’organismo dell’ONU che riunisce le autorità per l’aviazione civile di 191 Stati, che si è svolta a Montreal con inizio il 27 settembre.
L’Assemblea, che è l’organo di maggior rilievo dell’Organizzazione Mondiale dell’Aviazione Civile, si riunisce una volta ogni tre anni su convocazione del Consiglio dell’ICAO, la funzione esecutiva, per stabilire la politica dell’organizzazione per il successivo triennio, per esaminare il lavoro svolto, per approvare i bilanci, per eleggere i membri del Consiglio successivo, per fornire agli Stati membri una visione globale dello stato dell’arte del sistema aviazione e assegnare al Consiglio la missione di governo per il prossimo triennio. L’Italia ha partecipato alla 39a Assemblea con una delegazione guidata dal Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, composta da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Aeronautica Militare, dell’ENAV, dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), alcuni dirigenti e funzionari dell’ENAC, nonché la delegazione italiana che rappresenta permanentemente il nostro Paese presso Montreal, sede centrale dell’ICAO e, come osservatori, da due membri della “Fondazione 8 ottobre 2001 – Per non dimenticare”.
L’Assemblea di quest’anno è stata caratterizzata da una serie di risultati di prestigio per il nostro Paese.
ELEZIONE NEL CONSIGLIO CON 166 VOTI SU 170 VOTANTI
L’Italia è stata riconfermata in prima fascia, tra le Nazioni leader dell’aviazione civile mondiale con un punteggio di grande rilievo: 166 voti su 170 votanti, seconda con un solo voto in meno del Brasile, ma prima tra le Nazioni europee, davanti a Paesi come Regno Unito, Germania e Francia. Si ricorda che nella prima fascia ci sono i Paesi che hanno un ruolo di maggiore importanza per l’aviazione civile, quali Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Russia, Australia, Canada e Brasile. Il risultato ottenuto dimostra l’alta considerazione dell’Italia presso i Paesi membri dell’ICAO e premia il quotidiano impegno del nostro Paese, e dell’ENAC in particolare, nel mantenimento di elevati standard di sicurezza nel settore, le sinergie con la rete diplomatica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la capacità di relazioni della Rappresentanza Permanente presso l’Organizzazione a Montreal, la qualità dei suoi prestatori di servizi e dell’industria aeronautica nazionale.
PRESIDENZA COMMISSIONE LEGALE
Per la prima volta dalla sua costituzione nel 1944, un italiano ha presieduto la Commissione Legale, una delle 5 in cui si divide l’Assemblea. Il Direttore Generale ENAC Quaranta, infatti, è stato eletto per acclamazione dai 1.200 delegati, provenienti da 173, Paesi a presiedere l’importante consesso.
RICONOSCIMENTO PER LIVELLI SAFETY
All’Italia è stato assegnato il riconoscimento del Presidente del Consiglio ICAO, Olumuyiwa Benard Aliu, per la capacità dimostrata dal sistema aviazione di adeguarsi agli standard e alle raccomandazioni ICAO, con ciò premiando i livelli di sicurezza raggiunti. L’Assemblea, come da consuetudine, ha suddiviso i lavori tra diversi Comitati e Commissioni di cui si riporta la sintesi dei risultati.
COMMISSIONE TECNICA
Ha esaminato i documenti di lavoro presentati dal Consiglio e da vari Stati membri in materia di sicurezza, nella sua accezione di safety, e le attività sull’incremento della gestione e del controllo del traffico aereo maturate nel triennio in ambito ICAO. Tra i vari punti trattatati vi è stato quello relativo all’aggiornamento del piano globale sulla safety che nel triennio a venire vedrà l’ulteriore modernizzazione del controllo del traffico aereo che si avvarrà sempre di più dell’utilizzo della sorveglianza satellitare. Importanti, a questo proposito, sono state le delibere relative al “tracciamento globale” degli aeromobili, per il quale è stata trovata una soluzione temporanea in attesa dello sviluppo di sistemi di rilevazione indipendenti e sulla gestione delle informazioni relative alle aree oggetto di conflitti armati. Queste delibere ICAO rappresentano delle risposte agli eventi occorsi al vettore malese nel 2014. Sono state anche discusse soluzioni in merito all’incidente del 2015 del vettore German Wings provocato dal pilota del volo con problemi psicologici. Nell’ambito della medesima Commissione è stato riportato il lavoro svolto dai gruppi di studio e le esperienze dei singoli Paesi nella regolazione dei droni il cui fenomeno, sempre più diffuso, necessita di una base comune e condivisa di regole e di linee guida. Di particole rilievo anche i resoconti sull’applicazione del recente Annesso 19 che impone agli Stati di dotarsi nella loro attività di regolazione sorveglianza e controllo di strumenti basati sul principio della “gestione del rischio”.
COMITATO ESECUTIVO
In materia di security il Comitato ha approvato la proposta del Consiglio di istituire un piano globale di azioni, simile a quello già in atto per la safety; sono stati discussi altresì documenti di lavoro presentati dal Consiglio sulla regolazione della sicurezza sul land side, la zona degli aeroporti lato città, la cui criticità è emersa drammaticamente dopo gli attentati di quest’anno all’Aeroporto di Bruxelles. Sono stati evidenziati i nuovi rischi derivanti dagli attacchi cibernetici (cyber security), dalle armi missilistiche trasportate a spalla (manpad) e dal possibile uso improprio dei droni. In ambito di security, come fatto per la safety, sono stati presentati i risultati degli audit effettuati dall’ICAO nel triennio 2013-2015. Sono state altresì discusse le modifiche agli articoli 50 e 56 della Convenzione di Chicago. Il primo per consentire l’allargamento dei seggi al Consiglio da 36 a 40 e il secondo (art. 56) per aumentare, da 19 a 21, il numero degli esperti nella Commissione per la Navigazione Aerea. Il Comitato Esecutivo ha quindi deliberato in materia ambientale approvando il lavoro svolto dal Consiglio e dal suo comitato per la protezione ambientale (CAEP) in tema di rumore, quantità delle emissioni di anidride carbonica dei motori aerei, polveri sottili e altre emissioni tossiche che influiscono sulla qualità dell’aria. In materia di ambiente, come comunicato in precedenza (Comunicato Stampa n. 83/2016 del 6 ottobre 2016, a cui si rimanda) si è raggiunto uno storico accordo che porterà al contenimento dal 2020 della crescita delle emissioni di CO2, contribuendo da subito alla migliore tutela ambientale nel settore del trasporto aereo mondiale e che coadiuverà il conseguimento degli obiettivi fissati nell’accordo COP21 di Parigi. Circa l’80% delle emissioni sarà compensato tra il 2021 e il 2035.
COMMISSIONE ECONOMICA
Questa commissione ha affrontato il tema della sostenibilità economica del trasporto aereo, controllo e proprietà dei vettori internazionali e deregolamentazione dell’accesso al mercato. Entro l’anno in corso, il gruppo di studio dell’ICAO sulla regolazione economica dovrà presentare una bozza di accordo generale tipo per la liberalizzazione del trasporto aereo. Tra gli altri temi trattati in Commissione ricordiamo le autorizzazioni all’occupazione di bande orarie sugli aeroporti con maggior traffico, slot, la tipologia della gestione degli aeroporti, l’utilizzo uniforme di dati per la formulazione di previsioni statistiche da parte dell’ICAO e dell’industria di settore.
COMMISSIONE AMMINISTRATIVA
La Commissione ha approvato il bilancio per il prossimo triennio che prevede un leggero incremento delle spese dell’ICAO basato sulla crescita zero rispetto al dato finanziario del 2016. Il budget dell’Organizzazione negli anni 2016-2018 si attesta attorno ai 300 milioni di dollari canadesi. La Commissione ha approvato anche la proposta del Consiglio di rinnovare il mandato di revisore ufficiale dei conti alla Corte dei Conti italiana per gli anni 2016-2018.
COMMISSIONE LEGALE
La Commissione Legale, presieduta da Alessio Quaranta, ha esaminato le priorità dell’ICAO e di seguito si riassumono quelle più importanti. Il tema della regolazione del sistema degli aeromobili a pilotaggio remoto è stato individuato come quello di maggior rilievo, dato che i droni rappresentano una realtà sempre più presente nei nostri cieli con tutte le implicazioni, anche di tipo giuridico, che ne derivano. Si prevede, peraltro, che tra dieci anni il 10% del trasporto cargo avverrà con questo mezzo. Ne consegue l’importanza di porre in essere un sistema legislativo che ne preveda le responsabilità e ne regoli le operazioni. Si evidenzia che in Italia l’ENAC ha già emanato una regolamentazione per la gestione delle operazioni degli aeromobili a pilotaggio remoto APR. Altro argomento importante trattato è quello relativo al conflitto di interesse. In tale ambito sono state esaminate le risposte fornite dagli Stati membri alla richiesta dell’ICAO di informazione circa l’esistenza di eventuali conflitti di interesse all’interno delle strutture di regolazione e di gestione delle singole aviazioni civili nazionali e le azioni correttive individuate e sono stati sollecitati gli Stati che ancora non hanno fornito il riscontro sulla propria situazione. È stato, inoltre, approvato un documento che sollecita la ratifica dei vari strumenti internazionali concordati negli ultimi anni: la Convenzione di Pechino 2010, che punisce l’uso dell’aereo come arma e il trasporto di armi di distruzione di massa; il Protocollo di Montreal del 2014, che modifica la Convenzione di Tokyo del 1963, per contrastare il fenomeno dell’indisciplina dei passeggeri a bordo; l’adesione, per i Paesi che ancora non l’avessero fatto, al Protocollo di Montreal del 1999, già entrato in vigore, che modifica e rende più equi i limiti di responsabilità in merito ai risarcimenti previsti dalla Convenzione di Varsavia del 1929.
Si evidenzia, infine, come le attività poste in essere dall’Assemblea ICAO siano caratterizzate dai valori della solidarietà e dell’assistenza tecnica ai Paesi che lo necessitano, in base al principio di non lasciare indietro nessun Paese. A tale proposito, l’ENAC auspica un sempre maggior coinvolgimento dell’Italia sui temi di cooperazione e di assistenza tecnica internazionale.
(Fonte: Ufficio Funzione Organizzativa ENAC, 10 ottobre 2016)
(EdP-mb)