CubeSat LEDSAT in orbita

Il CubeSat di Sapienza Università di Roma realizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana sperimenterà un innovativo sistema di navigazione e tracking per piccoli satelliti

È decollato dalla base spaziale europea di Kourou (Guyana Francese) a bordo di un vettore VEGA il CubeSat LEDSAT (LED-based Small Satellite) realizzato da Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Il vettore VEGA per la missione VV19 aveva a bordo il primo dei quattro satelliti previsti della costellazione europea Pléiades Neo ed “ospitava” anche 4 CubeSat e tra i quali LEDSAT.
Il progetto, sviluppato da studenti e ricercatori del laboratorio S5Lab – Sapienza Space Systems and Space Surveillance Laboratory, è coordinato da Fabrizio Piergentili e da Fabio Santoni rispettivamente del Dima Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale e del Diaee Dipartimento di Ingegneria astronautica elettrica ed energetica della Sapienza. La missione è stata ideata in collaborazione con la University of Michigan, mentre lo sviluppo del satellite è supportato dall’ASI nell’ambito del Programma IKUNS (Italian-Kenyan University Nano-Satellites). Si tratta del terzo satellite IKUNS lanciato, dopo il successo di 1KUNS-PF, la cui missione si è conclusa nell’estate 2020, e di WildTrackCube-SIMBA, operativo in orbita dal marzo 2021.
Come i suoi predecessori quindi, anche LEDSAT ha visto il coinvolgimento di studenti di università keniane in alcuni ambiti specifici della progettazione e sviluppo degli elementi di volo e del Ground Segment, con finalità tecnico-scientifiche ma anche una valenza didattica, nonché benefici in senso più ampio nella collaborazione con l’ltalia per le attività spaziali.
Il CubeSat LEDSAT di taglia 1U (100 x 100 x 113.5 mm) dimostrerà un innovativo metodo di navigazione e tracking per piccoli satelliti, e sarà equipaggiato con 140 diodi luminosi LED in grado di essere tracciati da telescopi a terra. Questi saranno in grado di determinare l’orbita del satellite e di ricostruirne l’assetto solo grazie all’esecuzione dei flash delle varie facce del LEDSAT, i cui pattern sono stati studiati appositamente per massimizzare la tracciabilità del satellite e la facilità nella ricostruzione d’assetto. Nelle attività svolte e completate a Brno e a Kourou hanno partecipato rispettivamente quattro e due studenti della Sapienza e membri del team LEDSAT.
Il progetto LEDSAT è stato selezionato nel 2017 per la seconda edizione del Programma “Fly Your Satellite!” dell’ESA, che fornisce supporto tecnico allo sviluppo del satellite, organizza le revisioni tecniche per le diverse fasi del progetto e offre un’opportunità di lancio per i cubesat che ne beneficiano.

(Fonte e foto: Ufficio Stampa Agenzia Spaziale Italiana ASI)
EdP-mb

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