Droni in ambito civile: intervento del DG ENAC Alessio Quaranta

Intervento del Direttore Generale ENAC al convegno della Sapienza e RFI sull’impiego dei droni in ambito civile: “I nostri cieli stanno cambiando e per supportare la crescita è fondamentale creare un ecosistema nazionale”

Foto: Enac Channel Il DG Alessio Quaranta

Roma – Il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, è intervenuto il 31 marzo scorso al convegno online organizzato da Sapienza Università di Roma e RFI (Rete Ferroviaria Italiana), con il patrocinio di ENAC ed ENAV, dal titolo “L’impiego dei velivoli a pilotaggio remoto in ambito civile – Supporto ad attività produttive e servizi, monitoraggio delle infrastrutture critiche e tutela della sicurezza”.
L’intervento del DG Quaranta ha riguardato il Regolamento ENAC UAS-IT sugli aeromobili a pilotaggio remoto e in particolare gli aspetti di completamento della disciplina comunitaria Reg. EU 2019/947 per favorire l’impiego sul territorio nazionale, per stabilire le norme relative al personale degli operatori e quelle rivolte alle organizzazioni che operano con i droni, e per definire i requisiti applicabili alle operazioni escluse dalla normativa europea.
I droni oramai appartengono alla nostra vita quotidiana e sono già perfettamente inseriti operando, sotto la regolamentazione dell’ENAC, in innumerevoli attività – ha dichiarato il Direttore Generale Alessio Quarantache coprono ambiti istituzionali e di servizio pubblico, oltre che commerciali e industriali. L’ENAC – ha proseguito – quale Autorità aeronautica nazionale, promuove lo sviluppo e l’innovazione del settore con uno sguardo attento alle esigenze della società e alle tematiche ambientali. L’Ente sta portando avanti il progetto italiano di Air Mobility, insieme al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, un modello che contiamo di esportare in Europa. I nostri cieli stanno cambiando: droni, aeromobili con motorizzazioni sostenibili e modelli di mobilità che sfruttano la terza dimensione. Per supportare la crescita è fondamentale creare un ecosistema nazionale di cui le istituzioni pubbliche devono costituire il volano. Le recenti ricerche di mercato hanno evidenziato che entro i prossimi dieci anni, nei Paesi maggiormente emergenti, la diffusione delle tecnologie digitali e dell’innovazione tecnologica in generale cambierà radicalmente il volto della mobilità e gli aeromobili a pilotaggio remoto sono uno degli elementi cardini di questa rivoluzione. Avere la tecnologia come alleato nei programmi di indirizzo politico e nei piani di sviluppo nazionale è fondamentalePer non trovarsi impreparati – ha concluso Alessio Quarantaoccorre partire immediatamente creando sinergia tra tutti gli stakeholder istituzionali e industriali, pubblici e privati, in un quadro coerente a livello nazionale, coordinato da chiari indirizzi governativi e linee strategiche, mettendo a frutto l’esperienza e le potenzialità di tutti gli asset disponibili e dei player operanti in Italia”.
Il Direttore ENAC ha riportato alcuni dati di contesto, partendo dalla considerazione che nel mondo sono ormai milioni i droni impiegati quotidianamente, che sono state realizzate nuove tipologie di aeromobili, tra cui quelli elettrici, e che i mezzi a pilotaggio remoto sono impiegati in nuove operazioni tra cui la logistica e, nel medio futuro, il trasporto passeggeri. A seguire alcuni dei dati forniti:
● in Italia ad oggi sono stati registrati circa 40.000 operatori;
● in Europa per il 2050 si prevedono in circolazione 7 milioni di droni a uso ricreativo e più di 400 mila per usi professionali;
● negli Stati Uniti per il 2026 si stima che il settore dei droni commerciali e ricreativi avrà un impatto annuale compreso tra i 31 miliardi di dollari e i 46 miliardi di dollari sul PIL del Paese.
Il Direttore Quaranta, inoltre, ha evidenziato che, trattandosi di un settore dell’aviazione in rapida evoluzione con un notevole potenziale in materia di creazione di posti di lavoro e di crescita economica, la UE ha fissato l’obiettivo d’integrare in modo sicuro i mezzi a pilotaggio remoto nello spazio aereo europeo. La Commissione europea prevede, infatti,
che entro il 2035 il settore europeo dei droni:
● darà lavoro direttamente a più di 100.000 persone;
● avrà un impatto economico superiore a 10 miliardi di euro all’anno, soprattutto nei servizi.

(Fonte e foto: Funzione Organizzativa Contatti con la Stampa ENAC )
EdP-mb

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