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Monaco di Baviera (Germania) – La navicella spaziale EarthCARE (Earth Clouds, Aerosols and Radiation Explorer), costruita da Airbus, ha lasciato Monaco di Baviera, il 9 marzo scorso, a bordo di un aereo verso il suo sito di lancio a Vandenberg, in California. Il lancio di EarthCARE è previsto per maggio su un razzo Falcon 9.
EarthCARE è la missione Earth Explorer più complessa del programma FutureEO dell’Agenzia spaziale europea (ESA). Questa nuova missione satellitare quantificherà e ridurrà l’incertezza sul ruolo che le nuvole e gli aerosol (minuscole particelle atmosferiche) svolgono nel riscaldamento e nel raffreddamento dell’atmosfera terrestre, contribuendo ad una migliore comprensione del cambiamento climatico. La navicella spaziale è stata sviluppata, costruita e testata con il coinvolgimento di esperti provenienti da 15 paesi europei, nonché da Giappone e Canada.
Marc Steckling, responsabile dell’Osservazione, Scienza ed Esplorazione della Terra presso Airbus, ha dichiarato: “Poiché il clima mondiale continua a cambiare a un ritmo sempre più rapido, gli scienziati hanno bisogno di risorse spaziali sempre più sofisticate per consentire analisi migliori. EarthCARE aiuterà a colmare le lacune fornendo misurazioni senza precedenti in modo che meteorologi e climatologi possano comprendere meglio come l’energia viene trasmessa all’interno dell’atmosfera.”
EarthCARE, un’impresa congiunta tra l’ESA e l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), esaminerà il ruolo svolto dalle nuvole e dagli aerosol nel riflettere la radiazione solare nello spazio e anche nell’intrappolare la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre.
EarthCARE elaborerà profili verticali di aerosol naturali e prodotti dall’uomo, registrerà la distribuzione delle goccioline d’acqua e dei cristalli di ghiaccio e il modo in cui vengono trasportati nelle nuvole e fornirà input essenziali per migliorare la modellizzazione del riscaldamento climatico e le previsioni meteorologiche. Gli aerosol influenzano il ciclo di vita delle nuvole e quindi contribuiscono indirettamente al modo in cui emettono radiazioni: misurarli consentirà di comprendere meglio il bilancio energetico della Terra.
EarthCARE è sostenuto da più di 200 istituti di ricerca in tutto il mondo. Gli scienziati potranno utilizzare i dati per migliorare la precisione dei modelli di sviluppo delle nuvole, il loro comportamento, la composizione e l’interazione con gli aerosol.
Il lidar atmosferico ATLID è uno dei quattro strumenti del satellite EarthCARE che forniscono profili verticali di aerosol e nuvole sottili. ATLID è il secondo lidar ultravioletto spaziale europeo dopo il veicolo spaziale di rilevamento del vento Aeolus, rendendo Airbus uno specialista mondiale nei lidar spaziali.
Oltre ad ATLID, il satellite include anche un radiometro a banda larga sviluppato dall’ESA attraverso l’industria europea, un imager multispettrale sviluppato dalla filiale di Airbus SSTL e un radar di profilazione del cloud sviluppato da JAXA. Questa combinazione unica di strumenti consentirà agli scienziati per la prima volta di valutare direttamente il ruolo delle nuvole e degli aerosol sul bilancio delle radiazioni della Terra con un sistema satellitare integrato, riducendo così le attuali incertezze. EarthCARE girerà attorno alla Terra in un’orbita polare sincrona di 400 km attraversando l’equatore nel primo pomeriggio per ottimizzare le condizioni di luce diurna.
Airbus Defence and Space a Friedrichshafen (Germania) è l’appaltatore principale per lo sviluppo e la costruzione del satellite da 2 tonnellate, mentre Airbus Defence and Space a Tolosa (Francia) fornisce il Lidar atmosferico ATLID.
(Fonte e foto: Ufficio Stampa Airbus Difesa e Spazio)
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