Roma – Il traffico registrato negli aeroporti italiani nel 2022, con 164,5 milioni di passeggeri, conferma il trend di consistente crescita rispetto al 2021, informa Enac, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, in una nota stampa del 3 febbraio 2023.
Nel corso del 2022 – prosegue l’Enac – il totale dei passeggeri transitati nei nostri aeroporti è raddoppiato rispetto allo scorso anno riducendo in tal modo ulteriormente il gap rispetto ai valori pre-pandemia (gap del -15% rispetto al traffico 2019).
Confermata anche la crescita della merce trasportata che ha fatto registrare un incremento del (+1,7%), rispetto al 2021 e addirittura (+1,3%), rispetto al 2019
Anche il numero dei movimenti si conferma in crescita rispetto al 2021 (+54,8%) con progressivo avvicinamento ai livelli del 2019. Il gap verso il 2019, si attesta, infatti, a -10,5%.
Con riferimento alle principali direttrici del traffico di linea e charter (flussi di traffico con origine destinazione Italia verso/da le principali aeree geografiche mondiali) il 2022 mostra tassi di crescita elevati in tutte le aree geografiche rispetto al 2021 (+364,9% Nord America e Nord Atlantico; +276,7% Medio Oriente e Asia del Pacifico; +169,9% Africa e Oceano Indiano) sebbene il gap rispetto ai flussi registrati nel 2019 sia ancora consistente in particolare per Caraibi e Sud America (-64,7%), Medio Oriente e Asia del Pacifico (-50%).
Con riferimento all’area UE, l’incremento del traffico si assesta al +86% rispetto ai valori 2021 (permanendo un GAP rispetto al 2019 del -17,1%).
Il trend positivo registrato nell’area Europa Extra UE rispetto al 2021 (+205,6%) e al 2019 (54,9%), risente della Brexit, che ha portato alla riclassificazione, a partire dal 1° gennaio 2021, del traffico da/verso gli scali del Regno Unito come traffico internazionale Extra UE.
Nel corso del 2022 UK conferma il suo ruolo di traino per la crescita del traffico passeggeri Extra UE, con quasi 11,9 milioni di passeggeri.
“L’andamento del traffico passeggeri registrato sugli scali italiani nel corso del 2022 – sottolinea il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – dimostra la consistente ripresa del settore che ha già recuperato più dell’85% del traffico pre-pandemia, peraltro in un momento in cui, all’impatto della pandemia, si sono sommati gli effetti del conflitto russo-ucraino. Ciò non di meno, il settore ha saputo reagire e i dati dimostrano come sia forte e consistente la domanda di trasporto. È compito dell’Enac vigilare affinché tale domanda venga accolta attraverso l’utilizzo di dotazioni infrastrutturali, mezzi e carburanti di nuova generazione e sempre più performanti sotto il profilo dell’impatto ambientale.”
(Fonte e foto: Ufficio Stampa Enac)
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