Testo e foto di Claudio Toselli
In una nuova ipotetica zona geografica denominata Sarunia, formata dalle nazioni di fantasia Kamon, Tytan e Lakuta, in una situazione ipotizzata con caratteristiche tipiche delle Crisis Response Operations, dal 5 al 16 giugno 2017 si è svolta in Friuli, partendo dalla base di Casarsa della Delizia, sede del 5° Reggimento Aves “Rigel”, l’esercitazione Airmobile Permanent Training (APT) 1/2017, la nuova metodologia addestrativa iniziata nel 2015 con lo scopo di validare i Task Group di approntamento e di impiego nei Teatri Operativi in possibili missioni in queste nazioni di fantasia, attraverso una serie di attività, al fine di verificare la capacità’ delle Unità, di pianificare, organizzare e condurre attività’ tattiche in un contesto operativo similare a quello che si verrebbe a creare in zona operativa reale. In particolare queste attività vogliono acquisire e mantenere le capacità operative tipiche delle unità aeromobili fino al livello di Task Group; condurre attività’ tattiche e analisi per i rispettivi teatri Operativi di impiego; testare la condotta di attivita’ con conseguenza continuativa , le tecniche, le tattiche e le procedure .
L’APT 1/2017, diretta dal comandante della Brigata Aeromobile Friuli, generale di Brigata Salvatore Annigliato (sopra nella foto), ha visto coinvolti oltre al Comando della Brigata Aeromobile “Friuli”, al 5°Reggimento AVES “Rigel”, numerosi Reparti nelle aeree addestrative di Osoppo, Cellina Meduna, Artegna e Rivoli Bianche di Venzone fra cui il Comando Brigata RISTA–EW che raggruppa le unità di guerra elettronica dell’Esercito Italiano, il 66° Reggimento Fanteria Aeromobile Trieste, il 3° REOS (Reggimento Elicotteri Operazioni Speciali)“Aldebaran”, il 1° Reggimento AVES “Antares”, il 7° Reggimento AVES “Vega”, il 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, il 232° Reggimento Trasmissioni e l’RCST (Reparto Comando e Supporti Tattici) “Friuli”, nonché la partecipazione di circa 500 tra ufficiali, sottufficiali, graduati e soldati e di 17 elicotteri suddivisi in otto A-129D, sei NH-90, due AB-205 e un CH-47 che possono essere impiegati, in differenti configurazioni definite di volta in volta, sulla base di uno scenario operativo d’impiego ed in funzione dei compiti assegnati, tipologia della minaccia, tempo e peso disponibile, morfologia del terreno e caratteristiche climatiche, entità delle forze impiegate e presenza o meno di personale e abitazioni civili.
(EdP-mb-ct)