Questa tecnologia permette di evitare danni collaterali dovuti al fuoco amico nel corso di operazioni di supporto aereo ravvicinato
Un Typhoon dell’Aeronautica Militare italiana è stato in grado di identificare veicoli NATO a terra in una missione simulata
Lo sviluppo, l’integrazione e la dimostrazione hanno avuto luogo presso la base dell’Aeronautica Militare a Pratica di Mare, vicino Roma
Finmeccanica, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa, ha dimostrato con successo l’integrazione del sistema “Mode 5 Reverse-IFF” (Identification Friend-Foe – identificazione amico-nemico) con capacità aria-terra, a bordo di un Eurofighter Typhoon Tranche 1. Rappresentanti della NATO hanno assistito alla simulazione, che si è svolta il 22 aprile scorso presso il Centro Sperimentale di Volo della base aerea di Pratica di Mare (RM).
Un sistema IFF fornisce ai piloti di caccia la capacità di distinguere fra altri velivoli alleati e potenziali minacce, tramite l’invio di un segnale di interrogazione e verificando che l’altro velivolo risponda con un segnale di riconoscimento. Un sistema “reverse-IFF” utilizza lo stesso principio per interrogare i veicoli al suolo, permettendo al pilota di capire dove sono localizzate le Forze di terra alleate prima di un eventuale intervento armato. Il sistema è definito reverse in quanto l’aereo usa il suo transponder, abitualmente utilizzato per rispondere a interrogazioni di altri velivoli, per interrogare i veicoli a terra.
Per la dimostrazione del sistema, un Typhoon dell’Aeronautica italiana ha simulato un’operazione di supporto aereo ravvicinato presso la base aerea di Pratica di Mare (Roma), interrogando, in fase di volo, alcuni veicoli Lince dell’Esercito italiano, con il suo sistema “reverse-IFF”. Non appena i veicoli Lince hanno risposto con segnali “amici”, il Typhoon ha immediatamente sospeso l’attività di supporto aria-terra che avrebbe potuto, incidentalmente, avere effetti collaterali sulle Forze amiche. La NATO sta valutando il sistema “Mode 5 Reverse-IFF” come possibile soluzione di breve-medio termine per l’identificazione aria-terra, in grado di evitare il fuoco amico nel corso di operazioni congiunte tra le Forze della coalizione.
Finmeccanica ha dimostrato con successo la possibilità di integrare facilmente questa ulteriore funzione all’interno del trasponder già a bordo del velivolo. Le attività di integrazione sono state condotte dal Reparto Sperimentale di Volo – Italian National Support Centre EF2000 (IT NSC) nel Centro Sperimentale di Volo presso la base dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare. Al centro di supporto EF2000, esperti dell’Aeronautica Militare hanno lavorato al fianco delle aziende, principalmente di Finmeccanica, per integrare e testare la soluzione. La dimostrazione, portata avanti in collaborazione con l’Aeronautica Militare italiana, sottolinea ancora una volta il ruolo leader di Finmeccanica nella tecnologia IFF.
L’ultimo standard del “Mode 5” è stato studiato alla fine degli anni ‘90 e sviluppato a partire dal 2000 da Finmeccanica, prima di essere adottato dalla NATO come il nuovo standard per piattaforme militari che sarà obbligatorio per i membri della NATO intorno al 2020.
Reparto Sperimentale di Volo e Italian National Support Centre (IT NSC)
Il Reparto Sperimentale di Volo (RSV) è il dipartimento che si occupa dell’attività di sperimentazione volo all’interno del Centro Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare italiana. All’interno del RSV, si trova l’Italian National Support Centre EF2000, che ha sede in un sofisticato laboratorio che include un impianto di integrazione avionica e un centro di sviluppo software. L’IT NSC è qualificato per lo sviluppo e l’integrazione di modifiche avioniche apportate a livello nazionale.
(Fonte: Ufficio stampa Finmeccanica)
(EdP-mb) 28 aprile 2016