Finmeccanica: tecnologia al servizio delle operazioni di sminamento

Presentato a Napoli D-BOX, un insieme di servizi, sistemi e sensori per proteggere gli operatori impegnati in operazioni di sminamento
Finmeccanica è leader della componente di innovazione tecnologica della soluzione, sviluppata nell’ambito di un progetto della Commissione Europea
Il progetto è un esempio di tecnologia militare applicata in ambito civile a scopi umanitari

(foto Finmeccanica)
Un’immagine del D-BOX (Demining tool-BOX) durante la dimostrazione (foto Finmeccanica)

Si è svolta ieri, 3 marzo 2016, presso il sito Finmeccanica di Giugliano (Napoli), la dimostrazione finale di D-BOX (Demining tool-BOX), progetto di ricerca per lo sviluppo di una soluzione completa per aumentare la sicurezza delle operazioni di sminamento, finanziato dalla Commissione Europea.

Finmeccanica, attraverso la divisione Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale, è leader della parte di innovazione tecnologica e responsabile della dimostrazione finale del progetto, a cui partecipano anche altre aziende, università e centri di ricerca.

Un esempio di come tecnologie e competenze sviluppate nel settore difesa possano essere utilizzate per attività civili e di sicurezza, D-BOX è in grado di integrare informazioni e dati ricevuti da diversi strumenti e sensori, consentendo all’operatore di concentrarsi esclusivamente sulle attività che sta conducendo sul terreno. D-BOX consente di minimizzare i rischi per l’uomo, aumentare l’efficienza delle operazioni e contenere i costi delle campagne di sminamento. Un professionista del settore, infatti, impiega oggi circa 8 ore di lavoro per bonificare 5m² di terreno, con risultati non sempre affidabili e precisi. Grazie a D-BOX sarà possibile disporre di informazioni di dettaglio provenienti da diverse fonti – satelliti, droni, telecamere termiche, sensori di prossimità di concezione innovativa, antenne e altri strumenti sul campo – confrontarle con dati statistici e quindi intervenire con maggiore sicurezza sull’area di lavoro.

Nel corso della dimostrazione sono stati ricreati diversi scenari applicativi – dal deserto al terreno umido, da aree con folta vegetazione a zone colpite da esplosioni – per riprodurre le condizioni e gli ambienti su cui oggi si concentrano maggiormente le operazioni di sminamento, con particolare riferimento alla Croazia e al Sudan.

Il sito Finmeccanica di Giugliano impiega circa 360 persone che lavorano prevalentemente nella microelettronica applicata ai sistemi radar terrestri e navali.

(Fonte: Ufficio Stampa Finmeccanica)

(EdP-mb) 4 marzo 2016

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