“Fly & Feel Kamchatka 2022”: prima riunione in presenza a Lugo dei piloti del tour Italia-Kamchatka

Il saluto del presidente dell’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo, Oriano Callegati, ai partecipanti al tour. Denis Losev, organizzatore dal 2011 dei giri aerei effettuati dal sodalizio lughese nell’Est europeo, sottolinea che questo primo incontro in presenza è stata una buona occasione anche per conoscersi. A margine dell’incontro le dichiarazioni di Oriano Callegati e Denis Losev

di Massimo Baldi
 
Dopo tre riunioni in diretta streaming, via piattaforma Zoom, organizzate fra gli aderenti al tour “Fly & Feel Kamchatka 2022”, che prenderà il via alla fine di giugno del 2022, sabato 2 ottobre scorso si è tenuto nei locali del circolo dell’Aero Club “Francesco Baracca” & Scuola Nazionale Elicotteri “Guido Baracca” di Lugo di Romagna, il primo incontro in presenza fra i piloti partecipanti alla nuova grande avventura organizzata dal sodalizio lughese.
In totale hanno presenziato all’incontro oltre quaranta persone, regolarmente distanziate e dotate di mascherine e di green pass, come prevede la normativa anti Covid-19.


Oriano Callegati, presidente dell’Aero Club di Lugo, ha introdotto i lavori della riunione con il proprio discorso di benvenuto, in cui si è dichiarato molto felice di ospitare i piloti intervenuti in questo primo incontro e ha ringraziato per la loro così massiccia partecipazione. Nel suo breve discorso il presidente Callegati ha sottolineato di essere particolarmente orgoglioso di annoverare tra i soci piloti del sodalizio l’ingegnere russo Denis Losev, definito il promotore di questi raid nei paesi dell’Est, fin dal 2011, di cui ha ripercorso una breve storia, e che sono motivo di grande orgoglio per l’associazione. Prima del termine ha elencato il programma della giornata che prevedeva dopo la riunione un pranzo organizzato e, nel pomeriggio, per chi era interessato, una visita al Museo Baracca di Lugo, per ammirare i cimeli dell’Asso degli Assi della Prima Guerra Mondiale.
Al termine dell’intervento del presidente Callegati ha preso la parola Denis Losev che ha ringraziato i presenti per l’adesione all’iniziativa, sottolineando che la presentazione del progetto, dopo le tre sessioni in web streaming, era per lo più già nota a tutti e che quindi uno scopo importante di questo primo incontro in presenza era quello di conoscersi, visto che i partecipanti sono provenienti da altri aeroclub. Subito dopo Losev ha presentato il logo che accompagnerà questa avventura durante quest’anno di organizzazione, che avrà come titolo “Fly and Feel Kamchatka 2022”, poi è passato direttamente alla lettura, voce per voce, del Master plan, cioè una tabella di dati e informazioni sui piloti e i rispettivi aeroplani. Al momento attuale, i velivoli registrati sono undici, tra cui Cessna 182, Cessna 172, Siai 205, Eurofox 2000, CTLS 2020,  DYnAero MCR4S, Vans RV10, Risen 915S, e due bimotori, un  P68 e un P-2006T, più un ulteriore equipaggio in lista d’attesa con un Vans RV7. In totale i piloti iscritti al momento sono 25 che potranno aumentare a 27-28.
Durante il suo discorso Denis Losev ha effettuato anche un collegamento in diretta streaming con la Russia, per contattare alcuni piloti locali, navigatori molto esperti di quei luoghi, che accompagneranno i nostri aviatori durante la traversata in quelle lande desolate. Navigazione che dovrà essere necessariamente a vista, in formazione non troppo stretta, per evitare una possibile ulteriore fonte di stress o di stanchezza per i piloti, che verranno verosimilmente suddivisi in due gruppi, secondo la velocità degli aerei, cioè 110 e 130 kts, denominati rispettivamente gruppo alfa e bravo, e coordinati ognuno dal proprio leader.
Denis Losev ha poi esaminato assieme ai presenti alcuni punti relativi agli aspetti tecnici riguardanti i rifornimenti di carburante e di olio durante il viaggio, le cui forniture verranno effettuate con apposite spedizioni via terra o via mare.  Anche la manutenzione dei velivoli è un tema che per certi versi rappresenta una complicazione che dovrà essere superata al più presto soprattutto per quanto riguarda l’aspetto relativo alle certificazione delle ispezioni.
Sull’argomento ha preso la parola Corrado Foschi, uno dei responsabili del consiglio direttivo dell’Aero Club di Lugo e storico co-organizzatore dei precedenti raid nell’Est europeo, che ha consigliato di utilizzare in Kamchatka uno specialista del sodalizio lughese inviato appositamente e coadiuvato da meccanici aeronautici locali per accorciare i tempi di lavorazione degli aerei dell’AeCLugo e dar modo così a tutti i velivoli partecipanti di effettuare le previste manutenzioni; inoltre  per consentire la manutenzione delle 50 ore in Kamchatka si è raccomandato che gli aerei partano dall’Italia con il contatore della revisione a zero ore e di effettuare, prima dell’inizio del viaggio, la spedizione in Russia di materiali e ricambi aerei, al fine di diminuire il carico trasportato a bordo.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche Roberto Vecchi, appassionato pilota di aeroplani, autore e registra televisivo della RAI che insieme alla moglie Anja Schuck, di professione avvocato, è il fautore del noto sito Web & Social aeronautico FlyEurope.TV, creato e supportato per la promozione dell’aviazione e della sicurezza del volo.  Presentato da Losev, Vecchi si è impegnato a collaborare con l’organizzazione del tour, rassicurando che la sua testata ha iniziato ad effettuare da subito registrazioni video, per dare una mano a documentare questa impresa con la realizzazione, dopo la riunione, di una video intervista a Denis Losev, pubblicata successivamente nel loro sito Web e su YouTube. Intervista che sarà raccolta assieme ad altro materiale documentale per la realizzazione finale di un documentario molto più articolato.
Prima della conclusione Losev, che è nato in Kamchatka, ha confidato ai presenti che al suo arrivo per la prima volta in Italia nel 2005, ha scoperto che qui da noi il suo Paese risultava semi sconosciuto e che era noto… solo ai giocatori di Risiko. Losev ha voluto raccontare questo aneddoto perché fra gli obiettivi che si propone questa entusiasmante avventura è quello di far conoscere al grande pubblico, attraverso un’impresa straordinaria, le bellezze incontaminate di quei luoghi, mirando ad incrementare e incoraggiare il turismo aereo privato o commerciale verso quelle lontane terre.
A conclusione dell’incontro ha preso la parola anche il dott. Francesco Cagnazzo esperto di assicurazioni e di rischi aeronautici che ha chiarito ai presenti alcuni aspetti sulle polizze da stipulare in occasione del tour e le eventuali estensioni da effettuare per i viaggi fuori dalla UE. Da ultimo ha ripreso la parola Corrado Foschi che ha sottolineato l’importanza di un’iniziativa a carattere storico e culturale abbinata al viaggio, che consiste nella visita al sacrario e memoriale della città di Tambov, dove trovarono la morte migliaia di prigionieri italiani durante l’ultima Guerra Mondiale.



A margine dell’incontro con i piloti del tour in Kamchatka, il presidente dell’Aero Club di Lugo, Oriano Callegati, ha dichiarato: “Sono molto felice e orgoglioso di questa iniziativa che parte proprio dall’Aero Club di Lugo e ci inorgoglisce anche il fatto che è un raid mai effettuato prima e soprattutto è una vera e propria spedizione molto impegnativa. Abbiamo un ottimo pianificatore che è Denis Losev, assieme a degli equipaggi di persone esperte provenienti un po’ da tutta Italia. Inoltre – ha sottolineato il presidente Callegati – sono molto felice del patrocinio di questo evento che sarà concesso dal Comune di Lugo e che è molto importante per noi. Il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il suo vice e assessore allo sport Pasquale Montalti, sono molto sensibili a questi temi e si sono dimostrati veramente entusiasti dell’iniziativa approvando in pieno il progetto.”

Denis Losev, instancabile organizzatore dei tre tour nell’Est europeo organizzati dall’AeCLugo che hanno preceduto questa più che impegnativa quarta spedizione, ha sottolineato: “L’impresa, tecnicamente, in sé non è molto difficile, è abbastanza difficile, perché affronteremo posti in Russia molto isolati e remoti e dove le problematiche che qui in Europa non sono problematiche per niente là possono rappresentare problemi dal punto di vista tecnico. È un viaggio dove non servono abilitazioni particolari. Il volo viene fatto in VFR, cioè secondo le regole di volo a vista, ma sicuramente avendo lunghi tratti di volo in formazione, che, seppure allargata, è sempre una componente di fatica in più. Inoltre avendo numerose tratte abbastanza lunghe, servono buona salute, una buona preparazione, esperienza di volo ed essere pronti ad affrontare le problematiche che possono capitare.”   Riguardo alle  difficoltà di organizzazione eventualmente emerse fino ad ora per l’organizzazione del tour l’Ing. Losev ha commentato: “Al momento non sono emerse particolari difficoltà nell’organizzazione di questa impresa. Tutti i punti sono già chiari. Se non abbiamo ancora decisioni o soluzioni finali non sono un problema perché sappiamo dove muoverci, intendo che sappiamo come risolvere questi problemi; quindi punti che possano bloccare i lavori adesso come adesso, per fortuna non ne abbiamo. C’è ancora sicuramente un po’ di attività organizzativa da fissare e da concordare.”   In merito al numero minimo degli aerei partecipanti, Losev ha precisato: “Riguardo al numero degli aerei che potranno partecipare al nostro raid è stato fissato preventivamente in undici velivoli, come numero massimo. Abbiamo inserito un aereo in più rispetto al numero previsto di dieci. Dopo questo numero il gruppo diventa ingestibile in tutti i sensi. Se qualcuno vuole inserirsi in una lista d’attesa può farlo. Dalle esperienze fatte in passato sappiamo che per vari motivi dal gruppo di dieci aerei, di solito due o tre rinunciano prima di partire per varie cause. Quindi avendo una ‘waiting list’ a disposizione, abbiamo la possibilità di reinserire un equipaggio per rimanere sempre con un gruppo di dieci-undici aerei.”

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EdP-mb  (foto: Massimo Baldi)

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