ROMA – Ecco il testo dell’emendamento (sotto nella foto dell’agenzia Dire) al dl missioni con cui la maggioranza estende le garanzie funzionali dei servizi di sicurezza alle forze speciali impegnate in aree di crisi. E’ data facoltà al Presidente del Consiglio di “emanare disposizioni per l’adozione di misure di intelligence di contrasto, in situazioni di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero, con la cooperazione di assetti della difesa”.
Verso l’intesa sull’estensione alle forze speciali dell’Esercito delle garanzie funzionali. Mentre inizia il comitato dei nove, a quanto apprende l’agenzia Dire, si va verso un accordo politico ‘sull’emendamento Parigi’ al dl missioni, la norma che consentirà al presidente del consiglio di estendere le garanzie funzionali proprie dei servizi di sicurezza anche ai reparti dell’esercito impegnati nelle aree di crisi. L’accordo di massima è stato raggiunto intorno a due sub-emendamenti, due correzioni che limitano le prerogative dell’esecutivo e le rendono ‘controllabili’ da parte del Parlamento. La prima correzione, proposta dai Cinque Stelle, prevede che il Copasir (che il premier deve sentire prima di emanare disposizioni di intelligence) relazioni al Parlamento ogni 24 mesi. “Trascorsi i 24 mesi il Copasir trasmette una relazione al Parlamento in merito all’attuazione delle misure previste dalla legge”, recita la proposta di modifica dei Cinque Stelle.
In secondo luogo, si prevede l’estensione delle stesse garanzie funzionali valide per le forze speciali anche ad altri reparti delle forze armate impegnate nelle stesse operazioni. Su questo, spiegano in maggioranza, c’è una sostanziale intesa. Restano però i distinguo di Sinistra Italiana e di Forza Italia. «Prima vediamo i testi, e poi decidiamo. Certo ci devono essere dei ‘paletti’, e ci riferiamo alla necessita’ di qualificare i soggetti che beneficeranno delle prerogative», spiega il capogruppo di Si Arturo Scotto. Prima del voto, Sinistra italiana terrà un’assemblea per decidere come votare, dato per scontato che il gruppo non voterà a favore del decreto missioni, ma potrebbe però votare il cosiddetto ‘emendamento Parigi’. Critica, ma non disposta a rompere, è invece Forza Italia. Il gruppo di Renato Brunetta ha presentato un sub-emendamento a firma Palese che prevede una diversa composizione del Copasir, che viene ‘allargato’ dai 10 attuali a 14 membri (7 senatori e 7 deputati) in modo da integrarne la composizione con esponenti di Forza Italia. Dopo la nascita di Ncd, infatti, il partito di Silvio Berlusconi ha perso i propri rappresentanti nel comitato di controllo dei servizi. Gli azzurri non arriveranno al punto da far mancare il proprio voto all’emendamento Parigi e al dl missioni, spiegano fonti del gruppo. In ogni caso in maggioranza è pronta una soluzione ponte per consentire l’integrazione del Comitato: la proposta Palese potrebbe essere spostata al Senato, forse nella legge quadro sulle missioni, e votata in quella sede.
(fonte: Agenzia Dire – www.dire.it, 18 novembre 2015)
(EdP-mb)