(Foto: repertorio LavorazioneArgosST)
Argos ST da oltre trent’anni si occupa di trattamenti superficiali e rivestimenti industriali, operando anche nel settore della nichelatura chimica, ambito a cui il gruppo ha riservato investimenti di tempo e risorse, al fine di rendere il processo stesso di nichelatura sempre più performante e sicuro.
Proprio l’esperienza maturata negli anni ha permesso ad Argos ST di divenire un punto di riferimento anche nel settore aerospaziale, garantendo i migliori standard qualitativi di nichelatura chimica nel trattamento di alcuni componenti delicati e complessi come i supporti in alluminio delle strutture interne dei veicoli spaziali e che permettono l’accesso agli astronauti.
La nichelatura Niploy ed Elnip 13®: la tecnica più adatta per il settore aerospaziale
L’industria aerospaziale richiede l’utilizzo di componenti e materiali specifici, caratterizzati da una qualità molto elevata. Questo settore, infatti, implica condizioni di lavoro davvero estreme: sostanze come oli e idrocarburi, acidi o basi ma anche agenti atmosferici, in alta quota vengono a contatto con le superfici che devono necessariamente essere trattate con le migliori tecniche operative e di rivestimento, in modo da evitare che subiscano danni irreversibili, potenzialmente dannosi anche per la sicurezza.
I rivestimenti Argos sono progettati in modo da resistere all’usura, alla corrosione e all’abrasione: ciò garantisce una maggiore durezza delle superfici dei particolari meccanici, aumentandone la produttività, ma anche rendendo più ampio il loro periodo di vita. Argos ST, infatti, ha messo a punto il procedimento di nichelatura chimica Niploy ed Elnip 13 ®, che consente di conferire alle superfici le proprietà di durezza, saldabilità, attrito, sensibilità magnetica, conduttività, ma soprattutto resistenza e uniformità.
“Quando si pensa alla nichelatura, forse non è semplice immaginare le molteplici applicazioni possibili del trattamento. Per Argos ST uno dei settori d’azione è quello aerospaziale: si tratta di un ambito davvero complesso, che richiede un’attenzione e una cura particolari – commenta Paolo Grimaldi, AD delle sedi Nickel del gruppo Argos ST – Proprio per questo abbiamo studiato e realizzato il processo Niploy ed Elnip 13 ®, per garantire superfici che, trattate, possano avere alti standard di resistenza e uniformità, due proprietà indispensabili per tutelare la sicurezza.”
A proposito di Argos Surface Technologies
Artefice il fondo di private equity Gradiente II, gestito da Gradiente SGR, nel 2020 nasce il nuovo Gruppo Argos Surface Technologies, che prende vita dall’unione di importanti realtà nel panorama dei trattamenti e dei rivestimenti superficiali, con l’ambizioso intento di creare una leadership nel settore. Nel 2020 il Gruppo prende avvio con le acquisizioni di Argos, Impreglon Italia e Aalberts ST. Nel 2021 il gruppo acquisisce le emiliane TSM (oggi Argos TSM), e Lualma Anodica (oggi Argos Lualma), e nel 2022 la bergamasca TEC.RI.MET, la mantovana FORESI e la torinese Rotostatic. Il Gruppo vanta oggi nove stabilimenti: Gonzaga (MN), Origgio (VA), Cambiago (MI), Calcio (BG), Opera (MI), Monteveglio (BO), Imola (BO), Minerbio (BO) e Borgaro Torinese (TO), con oltre 350 dipendenti e un fatturato che supera i 50 milioni di euro.
(Fonte e foto: Disclosers Ufficio Stampa Gruppo Argos ST)
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