«Credo sia fondamentale, per noi istituzioni, fermarci e ragionare sugli impulsi che arrivano dal mondo del volontariato di protezione civile, perché la direzione nella quale andare nel prossimo futuro la vogliamo decidere insieme.»
Con queste parole il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha voluto riassumere l’importanza di aver partecipato, a Milano, al momento conclusivo della due giorni degli Stati Generali del volontariato di Protezione Civile della Lombardia (tenutisi ieri, sabato 14 e oggi, domenica 15 gennaio 2017, ndr). Con lui anche il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, l’assessore regionale e il direttore alla protezione civile, Simona Bordonali e Fabrizio Cristalli, oltre all’assessore all’agricoltura della regione Liguria, Stefano Mai.
«Nei documenti che sono stati presentati ho trovato delle proposte per le quali ci deve essere una analisi a livello nazionale, mentre altre possono essere facilmente attuate. Quanto emerso e quanto accaduto in questi giorni qui è il segno di quanto sostengo da tempo: se una comunità è matura ha la necessità di essere presente e confrontarsi con le istituzioni e, dall’altra parte, se una politica è matura non può fare a meno del mondo del volontariato. Qui questi elementi ci sono entrambi – ha sottolineato ancora l’ingegner Curcio -. Dagli elementi puntuali dobbiamo fare lo sforzo di astrarre, a livello nazionale, dei criteri che possano essere considerati generali, lasciando inevitabilmente la loro concreta attuazione al territorio, perché sappiamo che ogni realtà è diversa dalle altre. Infine – ha concluso il capo della Protezione Civile -, lasciatemi dire che del volontariato dobbiamo, tutti, accorgerci quotidianamente, difendendolo ai vari livelli anche quando devono essere definiti i bilanci e non solo quando ci troviamo per ringraziare del lavoro svolto questo straordinario mondo.»
(Fonte: Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 15 gennaio 2017)
(EdP-mb)