Dopo lo sciopero nazionale di 24 ore di piloti e assitenti di volo del Gruppo Alitalia del 24 luglio scorso, e a quanto dichiarato successivamente dalla dirigenza del Gruppo Alitalia con due distinte note stampa di ieri, 27 luglio 2015, che pubblichiamo di seguito, l’ANPAC – l’Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile, ha diffuso nel tardo pomeriggio di oggi un comunicato apparso sulla pagina facebook dell’associazione, che riportiamo testualmente in calce senza alcun commento.
– Primo comunicato pubblicato da Alitalia
Anpac ha scioperato contro gli accordi da essa stessa firmati un anno fa. Cassano: «Lo sciopero Anpac è stato un atto di irresponsabilità totale in un momento in cui la priorità di tutti deve essere quella di tornare a crescere.»
Roma, 27 luglio 2015 – “Lo sciopero Anpac è stato un atto di irresponsabilità totale in un momento in cui la priorità di tutti deve essere quella di ritrovare la via della crescita”, dichiara Silvano Cassano, Amministratore Delegato di Alitalia, a proposito dello sciopero Anpac di venerdì scorso.
Lo sciopero Anpac di venerdì scorso è stato convocato il 10 luglio, esattamente un anno dopo la firma, da parte della stessa Anpac, di un accordo quadro per consentire ad Etihad Airways di entrare nel capitale di Alitalia, scongiurandone il fallimento.
“Occorre ricordare che un anno fa, Alitalia era sull’orlo di un fallimento definitivo, con il rischio molto concreto di non poter pagare ne’ gli stipendi ne’ il carburante per gli aerei. Mentre Alitalia sta rispettando quell’accordo, Anpac, sindacato di minoranza, ha scioperato contro gli impegni da essa stessa firmati, oltre che contro tutti i colleghi impegnati nel rilancio di Alitalia”.
Lo scorso 3 luglio, attraverso Facebook, Anpac comunicava di aver partecipato a un meeting a Francoforte con i rappresentanti dei piloti delle compagnie partner di Etihad, esprimendo “la massima condivisione sull’obiettivo primario di garantire la continua crescita”. Una settimana dopo Anpac decideva di scioperare in un giorno, il penultimo venerdì di luglio, critico per il turismo italiano.
“Alla luce di ciò, era chiara l’assurdità di uno sciopero apparso incomprensibile e inaccettabile non solo alla Compagnia ma al Paese intero – prosegue Cassano – Anpac ha scioperato contro esuberi che non esistono, contro un accordo da essa stessa firmato, contro le ragioni dello sviluppo e chiedendo modifiche a un contratto dei piloti già superato in virtù di un accordo firmato pochi giorni prima con le 6 sigle maggiormente rappresentative.”
Il personale di Alitalia che aderisce all’Anpac è una minoranza. Lo sciopero di venerdì scorso ha visto l’adesione di appena il 5% dei piloti e degli assistenti di volo in servizio.
“Auspichiamo una regolamentazione più moderna degli scioperi – conclude Cassano – perché il lavoro di tutti è più importante delle pretese di pochi, specie in un momento come questo, così importante per il turismo italiano”.
– Secondo comunicato di Alitalia:
Alitalia: consuntivo adesione sciopero Anpac
Roma, 27 luglio 2015 – In osservanza delle disposizioni di legge e da quanto stabilito dalla Commissione di Garanzia per l’Esercizio al Diritto di Sciopero, Alitalia rende noto il consuntivo delle adesioni del proprio personale navigante e di terra allo sciopero indetto per la giornata di venerdì 24 luglio dal sindacato ANPAC. Le adesioni, in base alla presenza in turno prevista, sono state: • 4,15% piloti; • 6,27% assistenti di volo; Nessun volo è stato cancellato nella giornata di venerdì in aggiunta a quelli precauzionalmente soppressi dalla Compagnia che ha contestualmente proceduto a informare i passeggeri coinvolti, fornendo assistenza e riproduzione su voli alternativi.
– Comunicato stampa ANPAC
«COMUNICATO #STAMPA #ANPAC #ALITALIA
La discrasia nelle recenti dichiarazioni dell’A.D. di Alitalia Cassano è disarmante.
Non avendo dubbi sull’onestà intellettuale e sulla preparazione del top manager dobbiamo pensare a lacune comunicative interne ad Alitalia.
L’A.D. proclama con granitica certezza l’assoluta assenza di esuberi, non si comprende allora come mai Alitalia percepisca soldi dallo Stato per i Contratti di Solidarietà (SOD) sottoscritti in sede Ministeriale e, soprattutto, perché non sia disponibile a sottoscrivere un accordo che garantisca la piena occupazione dei naviganti dopo la scadenza della solidarietà a febbraio 2016.
Dichiara centinaia di assunzioni, ottimo, però riguardano personale di terra e non piloti o assistenti di volo.
Celebra l’apertura di nuove rotte, omettendo tutte quelle che sono state chiuse ed i tanti Airbus che sono stati dismessi.
Ignora che l’Anpac è l’organizzazione maggioritaria tra i naviganti Alitalia.
Quando gli fanno dire senza imbarazzo che ha scioperato solo il 5% dei naviganti. Siamo convinti che non abbiano perso tempo a spiegargli che andavano considerati solo gli equipaggi sui voli “scioperabili”; se faccio un minestrone con le centinaia di voli operati nelle fasce garantite, quelli intercontinentali, delle isole o mono giornalieri ovvero tutti quelli comandati da affissa ordinanza ENAC, le percentuali cambiano e non di decimali.
Certamente useranno metodi più accurati nel redigere i bilanci aziendali, che purtroppo ancora pare evidenzino ingenti perdite, e certamente non per colpa dell’Anpac o dei naviganti.
Inoltre nessuno lo avrà avvertito che probabilmente i maggiori disagi alla clientela li ha potenzialmente provocati proprio Alitalia, non dando informazione nei tempi previsti dalla Regolamentazione nazionale, della presenza di uno sciopero dichiarato invece nel totale rispetto delle stringenti indicazioni delle varie Autorità pubbliche.
Poi qualcuno, prima o poi, dovrà provare a dare risposte convincenti, oltre che all’Anpac ed ai passeggeri, anche agli azionisti Etihad di Abu Dhabi.
Il calendario scorre ed i nodi verranno presto al pettine, noi saremmo ben lieti di essere smentiti dai fatti, assistendo all’effettivo incremento di attività di volo operata dal gruppo Alitalia con macchine ed equipaggi italiani.
Infine a mesi dall’obbligo, non sono ancora stati comunicati all’Inps i dati che certificano i numeri degli iscritti all’Anpac.
Ci torna in mente che “a pensar male si fa peccato ma…”.
Fiumicino, 28 luglio 2015 – ANPAC»
(EdP-mb)