Imprenditore bolognese indagato per bancarotta fraudolenta, fermato dalla GdF all’aeroporto di Bologna mentre si imbarcava per il Costa Rica

aeroporto bologna 2I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, su delega del Sostituto Procuratore della Repubblica felsinea Dott. Giuseppe Di Giorgio – hanno eseguito il fermo di un imprenditore bolognese indagato per bancarotta fraudolenta e documentale.
Il provvedimento è stato emesso d’urgenza dal Pubblico Ministero all’esito degli accertamenti svolti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna che, oltre a ricostruire gli episodi distrattivi che avevano portato al fallimento di un’azienda di Castel Guelfo operante nel settore dell’import-export, avevano scoperto che l’imprenditore era in procinto di allontanarsi dal territorio nazionale alla volta del Costa Rica, dove aveva trasferito formalmente la propria residenza, acquistato beni immobili ed avviato un’attività economica nello stesso settore dell’impresa fallita.
Gli immobili individuati nel Paese centro americano, precisamente una villa e tre appartamenti, siti in un villaggio turistico che si affaccia sull’Oceano Pacifico e dal valore complessivo di circa 450 mila euro, sono risultati acquistati dall’imprenditore grazie alle ingenti somme distratte – oltre 1,5 milioni di euro – dalle casse della società fallita. In particolare, il drenaggio di risorse finanziarie dalla società bolognese, l’acquisto degli immobili in Costa Rica e il trasferimento della residenza nello stesso Paese tropicale sono avvenuti tutti in un ristrettissimo arco temporale a cavallo del fallimento, dichiarato dal Tribunale di Bologna nell’aprile 2014.
Nell’ambito dell’indagine è risultata indagata anche la moglie dell’imprenditore, in quanto beneficiaria di parte delle somme distratte. La perquisizione effettuata presso l’abitazione di famiglia degli indagati, contestualmente all’esecuzione della predetta misura cautelare, ha permesso di acquisire elementi in grado di documentare e circostanziare anche ulteriori distrazioni che hanno fornito al GIP del locale Tribunale un quadro indiziario sulla base del quale ha convalidato il fermo, eseguito all’Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, e disposto nei confronti dell’imprenditore la misura degli arresti domiciliari.

(Fonte: Ufficio Stampa Comando Provinciale Guardia di Finanza di Bologna, 20 maggio 2016)

(EdP-mb)

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