Un ATR42 della Guardia Costiera (foto: Leonardo)
Roma – Leonardo ha firmato di recente con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera un contratto per la fornitura di un velivolo da pattugliamento marittimo ATR42-600 Maritime Patrol (MP). L’acquisizione è parte di un piano di rinnovo della flotta aerea del Comando Generale, che opera già con tre velivoli MP basati su ATR 42-400 e ATR 42-500.
L’ATR 42 MP, sviluppato e prodotto a partire dalla piattaforma dell’aereo regionale turboelica ATR 42-600, è un velivolo che esprime molto bene le capacità di Leonardo sia in termini di piattaforma che di sistemi. Il velivolo è dotato di sensori multi-dominio, sistemi di ricerca e comunicazione di ultima generazione e può trasmettere e ricevere informazioni in tempo reale, ottimizzando le operazioni lungo l’intera catena di comando.
L’ATR42 MP sarà integrato nel dispositivo aeronavale del Corpo nell’ambito dei molteplici ruoli assegnati alla Guardia Costiera, tra cui il pattugliamento marittimo lungo tutto lo sviluppo costiero nazionale e in acque internazionali, effettuato grazie anche alle avanzate dotazioni tecnologiche integrate sui propri mezzi aerei ad ala fissa e rotante.
Già in servizio con versioni dedicate con altri operatori governativi italiani, il velivolo è equipaggiato con il sistema di missione modulare Leonardo ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance). L’ATOS gestisce l’ampio spettro di sensori del velivolo, combinando le informazioni ricevute in una situazione tattica complessiva e presentando i risultati agli operatori nel formato più adatto, fornendo un’eccellente e costantemente aggiornato scenario della situazione anche in operazioni complesse.
Il velivolo integra le caratteristiche di affidabilità, manutenibilità, basso costo del ciclo di vita e comfort dell’ATR 42-600 da cui deriva e può garantire all’equipaggio un livello di ergonomia che ne incrementa l’efficienza e l’efficacia durante le missioni di pattugliamento marittimo, di ricerca e soccorso, vigilanza ambientale, contrasto contro l’inquinamento in mare, sicurezza della navigazione, sorveglianza del traffico marittimo e vigilanza pesca, anche grazie ad un’autonomia di otto ore di volo.
Ricordiamo che Leonardo è un gruppo industriale internazionale, tra le principali realtà mondiali dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza (AD&S). Con 53mila dipendenti nel mondo, opera per la sicurezza globale attraverso i settori degli Elicotteri, Elettronica, Velivoli, Cyber & Security e Spazio, ed è partner dei più importanti programmi internazionali del settore come Eurofighter, NH-90, FREMM, GCAP e Eurodrone. Leonardo dispone di rilevanti capacità produttive in Italia, Regno Unito, Polonia e USA, e si avvale anche di società controllate, joint venture e partecipazioni, tra cui Leonardo DRS (72,3%), MBDA (25%), ATR (50%), Hensoldt (22,8%), Telespazio (67%), Thales Alenia Space (33%) e Avio (29,6%). Quotata alla Borsa di Milano (LDO), nel 2023 Leonardo ha registrato nuovi ordini per 17,9 miliardi di euro, con un portafoglio ordini di 39,5 miliardi di euro e ricavi consolidati per 15,3 miliardi di euro. Inclusa anche nell’indice MIB ESG, l’azienda fa parte dal 2010 dei Dow Jones Sustainability Indices (DJSI).
(Fonte: Comunicato Ufficio Stampa Leonardo)
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