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L’ESA sigla tre contratti per lo sviluppo delle missioni ambientali del programma europeo Copernicus
L’Italia con Thales Alenia Space avrà un ruolo di primo piano nello sviluppo di CIMR
L’Europa sale sul podio aggiudicandosi il primo posto nella sorveglianza del nostro pianeta
Il 13 novembre scorso, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato la firma di tre importanti contratti con Thales Alenia Space Italia e Francia e Airbus Spagna per lo sviluppo di tre missioni satellitari del programma europeo Copernicus: CIMR (Copernicus Imaging Microwavve Radiometer), CHIME (Copernicus Hyperspectral Imaging Mission) e LSTM (Copernicus Land Surface Temperature Monitoring).
Ogni missione affronterà diverse sfide ambientali come la gestione dell’agricoltura sostenibile, il riscaldamento globale, il monitoraggio del ghiaccio polare a sostegno della politica integrata dell’Unione Europea per l’Artico e i dati acquisiti saranno utilizzati per monitorare il cambiamento climatico.
Thales Alenia Space Italia avrà il compito di guidare la realizzazione dell’intera missione CIMR, il radiometro a microonde per imaging dei satelliti Copernicus per il monitoraggio ambientale. La missione fornirà dati accurati sulla temperatura della superficie marina, la concentrazione dei ghiacci marini e dei livelli di salinità. Osserverà inoltre un’ampia gamma di altri parametri come lo spessore dei ghiacci e gli spostamenti di ghiaccio sulla superficie marina.
Il sistema CIMR sarà formato da tre satelliti dedicati al monitoraggio diurno e notturno delle terre, ghiacci e oceani. Ognuno dei satelliti avrà a bordo un radiometro a microonde multifrequenza con scansione conica di un’ampia striscia di territorio, che sarà fornito da OHB Italia. La vita operativa di CIMR sarà di circa sette anni, con una copertura dell’Artico e dell’Antartico con intervalli temporali inferiori al giorno.
CIMR risponderà alle esigenze di alta priorità delle comunità utente dell’Artico e migliorerà la continuità delle missioni per il monitoraggio delle regioni polari con una risoluzione spaziale e temporale all’avanguardia a livello mondiale a supporto delle politiche integrate dell’Unione per l’Artico.
Thales Alenia Space Italia è il primo contraente della missione CIMR, mentre OHB Italia è il partner principale per lo strumento e HPS (High Performance Space Structure System GmbH) per il riflettore dell’antenna. Partecipano alla missione anche Leonardo, Ingegneria dei Sistemi, l’Università di Roma La Sapienza e il CNR. La firma con ESA rappresenta la prima tranche di un contratto globale di 495 milioni di Euro.
Con un contratto del valore di 455 milioni di euro, Thales Alenia Space France guiderà lo sviluppo di CHIME. Il consorzio vede anche la presenza dell’azienda italiana Leonardo con un ruolo chiave sullo strumento iperspettrale.
La missione fornirà osservazioni iperspettrali di routine per supportare i servizi per la gestione dell’agricoltura e della biodiversità sostenibile, nonché per caratterizzare le proprietà del suolo, che è fondamentale per la salute della vegetazione.
Infine, 389 milioni di euro saranno investiti per la missione LSTM, a guida Airbus Spain. Con questo contratto la Spagna sarà per la prima volta a capo dello sviluppo di una missione Sentinel di Copernicus. LSTM trasporterà un sensore a infrarossi termico per fornire osservazioni della temperatura della superficie terrestre. L’analisi dei dati satellitari per la mappatura, il monitoraggio e la previsione delle risorse naturali della Terra aiuterà a determinare in quali aree si verificano cambiamenti ambientali più imminenti.
I commenti:
“Durante il Consiglio ministeriale dell’ESA a Siviglia dello scorso anno, come Governo abbiamo scommesso sull’ambizioso piano di sviluppo del programma Copernicus. L’Italia ha scelto di sostenere con forza un impegno economico più grande del passato, impegnandosi a garantire la continuità dei programmi con una forte presenza dell’industria nazionale e degli investimenti nel campo dell’osservazione della Terra. Siamo estremamente soddisfatti del risultato, che stabilisce importanti margini di crescita, con un significativo ritorno in termini di sviluppo produttivo ed economico non solo per l’Italia ma anche per l’Europa”. Lo ha affermato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, che a Palazzo Chigi ha ospitato la firma del contratto. “La sinergia tra Paesi nell’ambito spaziale è essenziale per la competitività dell’Unione Europea a livello internazionale. La Commissione Europea – ha sottolineato il Sottosegretario – sta prestando sempre maggiore attenzione alle questioni spaziali concentrando risorse e sforzi, soprattutto nel campo dell’osservazione della Terra”.
Josef Aschbacher, direttore dei programmi di Osservazione della Terra di ESA: “Sono coinvolte tantissime industrie nella firma di questi contratti. È una giornata importante, questo è solo l’inizio. L’Europa ha una leadership globale nel settore dell’Osservazione della Terra e dobbiamo essere orgogliosi di questo. La posizione che abbiamo acquisito non riguarda solo l’ESA ma l’industria, la Commissione Europea e tutti i partner coinvolti”
Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere a capo di questa missione cruciale per le comunità dell’Artico, in quanto CIMR fornirà servizi operativi sui ghiacci marini e il monitoraggio continuo dell’ambiente artico. La filiera è particolarmente importante. Sentiamo la responsabilità come primo contraente di essere motore di sviluppo per le piccole e medie imprese. Da un punto di vista tecnologico siamo di fronte a una prima mondiale, la pluralità di sensori delle nuove sentinelle è all’avanguardia e ci consentirà di fare delle misurazioni con precisione mai raggiunta prima.”
Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): “È un momento, questo, di particolare orgoglio per l’Italia perché dimostra quanto sia stata lungimirante la decisione alla ministeriale di Siviglia da parte dell’Italia di partecipare con la sottoscrizione al programma europeo Copernicus. L’Italia ha deciso di investire 370 milioni di euro nel programma, posizionandosi come secondo contributore degli Stati membri. L’impegno profuso della nostra industria si è dimostrato vincente in particolare per quanto riguarda due delle sentinelle più importanti del programma e una partecipazione significativa in tutte e sei le sentinelle. Non è solo un discorso di ritorno economico quello che ci rende orgogliosi ma un posizionamento sia a livello di primeship sia di opportunità di sviluppare delle tecnologie e strumenti innovativi che siamo certi che permetteranno all’Italia in futuro di potersi proporre per lo sviluppo di altri satelliti sia a livello nazionale che europeo”.
(Fonte: Ufficio Stampa ASI)
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