Charlotte era la sua destinazione finale. Appena decollato dall’aeroporto La Guardia di New York la piantata di entrambi i motori a causa dell’impatto con uno stormo di volatili
da American Stories (American Airlines)
Ha fatto il giro del mondo l’avventura a lieto fine del volo 1549 US Airways, nota anche nelle cronache giornalistiche come il Miracolo sull’Hudson o l’Aereo del miracolo, che ha visto come protagonisti il capitano Chesley “Sully” Sullenberger (nella foto ripreso davanti a un motore incidentato del suo aereo), il primo ufficiale Jeff Skiles e le assistenti di volo Sheila Dail, Donna Dent e Doreen Welsh, eroici salvatori dei passeggeri dopo un ammaraggio di emergenza nelle acque gelide del fiume Hudson a New York.
Vicenda narrata anche nel film “Sully“ di Clint Eastwood, con Tom Hanks, che interpreta la parte del comandante del veivolo.
L’Airbus A320, marche N106US, decollato il 15 gennaio 2009 dalla pista 04 dell’aeroporto La Guardia di New York, diretto a Charlotte nello stato del North Carolina (U.S.A.), dopo appena cinque minuti e otto secondi di volo, a pochi chilometri dal “La Guardia”, e a soli 2800 piedi di altezza, ha impattato uno stormo di uccelli danneggiando irrimediabilmente entrambi i motori e costringendo il comandante dell’aereo ad ammarare nel fiume, unica superficie sgombra nei pressi della penisola di Manhattam, a causa della bassa quota a cui si trovava.
Nell’incidente tutti i 150 passeggeri e i cinque membri dell’equipaggio erano usciti miracolosamente illesi, grazie ai nervi saldi e alla grande esperienza del comandante, che aveva effettuato un ammaraggio da manuale. Aperte le porte del velivolo, il comandante Sully, coadiuvato dal suo staff, ha fatto sostare i passeggeri sulle ali e sugli scivoli del velivolo, uscito non in buone condizioni dall’ammaraggio ma fortunatamente in grado di galleggiare, in attesa di ricevere assistenza dal personale di alcuni battelli in transito lungo il fiume.
Da allora, in tanti si sono chiesti che fine aveva fatto l’aereo ammarato nel fiume. Tra questi anche la compagnia statunitense American Airlines, che a metà dicembre 2016 ha pubblicato fra le news del proprio sito Web la storia del “velivolo del miracolo“. Un articolo che ricorda i protagonisti dell’eroico salvataggio e vuole dare anche il giusto spazio ad altri protagonisti di un’impresa difficile che ha riguardato l’aereo, quella del suo restauro e della sua manutenzione. Questi protagonisti sono i tecnici specialisti di Charlotte (CLT), o AMT, come sono conosciuti nel settore del trasporto aereo.
Il velivolo recuperato dalle acque di New York City, già nel giugno 2011 era stato trasportato all’Aviation Museum Carolina a Charlotte, città di destinazione finale del volo 1549 US Airways (città che ospita il secondo più grande hub dell’American Airlines, ndr), subito dopo la conclusione delle indagini sull’incidente svolte dalla National Transportation Safety Board (NTSB).
Negli anni seguenti, molti tecnici hanno impiegato centinaia di ore ognuno per il ripristino della fusoliera, delle ali e della coda dell’N106US. La scorsa estate, i meccanici di base a Charlotte hanno assunto il compito di riparare i motori del velivolo. Brett Ebert, un AMT di Charlotte ha guidato il progetto speciale di rimontare il motore numero 1 e coordinato il lavoro volontario necessario per ricomporre le parti.
I propulsori erano arrivati nel mese di ottobre 2012, ma all’apertura delle casse era apparso evidente che la maggioranza dei dadi e dei bulloni che fissano i principali moduli non erano stati inclusi nella spedizione. Fortunatamente e generosamente, la General Electric/CFM International è intervenuta per fornire i pezzi mancanti dei motori, e l’hardware necessario per il rimontaggio e anche le copie dei DVD dei manuali tecnici, per provvedere all’identificazione dei componenti. Il lavoro effettivo di rimontaggio del motore n. 1 si è concluso il 4 novembre 2016 e ha impiegato centinaia di ore per ogni tecnico. Il motore n. 2 è ancora in fase di lavorazione ma è sulla buona strada per essere completato entro poco tempo. Il team dei protagonisti di questa difficile impresa è composto da Brett Ebert, Paul Citriniti, Chris Costa, Don Omer, Steve Organski, Paul O’Sullivan e Bob Sechrist (ritratti nelle due foto).
L’aereo è esposto al Carolinas Aviation Museum di Charlotte, nella sezione dedicata al Miracolo sull’Hudson.
(Fonte: American Airlines News) Foto: American Airlines
(EdP-mb)