Curcio: «Per uno sviluppo sostenibile dei nostri Paesi dobbiamo implementare le politiche di riduzione del rischio a tutti i livelli»
Proseguono i lavori degli oltre 5.000 delegati provenienti da più di 180 Paesi nel corso di tavole rotonde, sessioni plenarie, incontri bilaterali organizzati nell’ambito del quinto Forum della Piattaforma globale per la riduzione del rischio da disastro in corso a Cancún, in Messico.
«Un Sistema di protezione civile come quello italiano può funzionare in modo efficace solo attraverso un forte coordinamento centrale – ha testimoniato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nel corso del suo intervento nella sessione plenaria – un Sistema che sia in grado, al tempo stesso, di esaltare le peculiarità di tutti i soggetti coinvolti nelle attività di gestione del rischio da disastri. Questo forte coordinamento centrale è una condizione essenziale se vogliamo che la strategia di riduzione del rischio funzioni».
«Le politiche di riduzione del rischio da disastri devono essere implementate a tutti i livelli amministrativi – ha proseguito l’ingegner Curcio – in particolare a quello locale, rappresentato dai Comuni. Se questo è vero, dobbiamo però essere tutti coscienti che ciò avviene o può avvenire laddove c’è un forte impegno da parte di tutta la comunità e la società civile. Al contrario, quando i temi legati alla riduzione del rischio non sono tra i primi pensieri dei cittadini difficilmente le azioni messe in campo dalle amministrazioni locali saranno adeguate alle necessità».
Questi argomenti sono stati approfonditi anche nel corso dell’incontro organizzato da Amina Mohammed, vice-segretario generale delle Nazioni Unite, e Robert Glasser, rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio da Disastri con i Paesi coordinatori delle Piattaforme regionali, tra cui l’Italia, per discutere su come assicurare una maggiore coerenza tra l’agenda per lo sviluppo sostenibile, il framework di Sendai per la riduzione del rischio da catastrofi e l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico.
Sostenibilità degli interventi emergenziali rapportati ai costi delle politiche di prevenzione sarà, invece, il cuore della Tavola Rotonda ministeriale, alla quale prenderà parte anche Christos Stylianides, commissario dell’Unione Europea per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, in programma nel pomeriggio messicano con il titolo “Integrare la riduzione del rischio di catastrofi nella programmazione economica”. È ormai chiaro che la riduzione del rischio da disastri è essenziale anche per conseguire lo sviluppo sostenibile dei Paesi, per ridurre le perdite economiche e i danni alle infrastrutture critiche. Ed è ormai chiaro che tali obiettivi non saranno raggiunti se la pianificazione economica non verrà condotta con un approccio sensibile al rischio da catastrofe. Per questo, condividere le buone pratiche messe in atto da diversi Paesi sarà davvero importante.
(Fonte: Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 25 maggio 2017)
(EdP-mb)