Sabato 14 maggio alle 10 cerimonia al cimitero; alle 17 momento di studio al Salone Estense
Continuano gli appuntamenti per commemorare la figura di Aurelio Baruzzi, eroe lughese della Grande guerra.
Sabato 14 maggio alle 10 al cimitero di Lugo ci sarà una cerimonia in suo onore, con gli onori militari; alle 11 seguirà la santa messa nel Sacrario dei caduti, presso la chiesa degli ex padri cappuccini in via Cardinal Massaia 7. Interverranno Francesco Russo, prefetto della provincia di Ravenna, Davide Ranalli, sindaco di Lugo, il generale di brigata Cesare Alimenti, comandante militare Esercito Emilia-Romagna, il generale di brigata aerea Francesco Saverio Agresti, comandante della 1ª Brigata aerea operazioni speciali.
Alle 17 al Salone Estense della Rocca il presidente dell’Unuci di Lugo Renzo Preda e lo studioso Paolo Gagliardi presenteranno “Baruzzi e la sua Lugo”, con filmati, lettere e poesie.
La storia
Aurelio Baruzzi era nato a Lugo il 9 gennaio 1897 da Giovanni e Pia Cortesi. Fece parte del corpo dei volontari ciclisti di Lugo, utilizzando la sua bicicletta. Alle prime notizie dell’entrata in guerra dell’Italia volle arruolarsi volontario e ancora minorenne faticò non poco per persuadere il padre e ottenere il consenso. Operò dapprima nel 41° reggimento fanteria sul monte Merzli. Nominato sottotenente di complemento nel 28° reggimento fanteria della Brigata Pavia, partecipò nel dicembre 1915 alle operazioni sul Sabotino e sul Podgora meritandosi una medaglia di bronzo. All’alba dell’8 agosto 1916, all’inizio della battaglia per la conquista di Gorizia, con soli quattro uomini fece irruzione nel sottopassaggio ferroviario di Gorizia e costrinse alla resa duecento soldati e alcuni ufficiali austriaci che difendevano il posto. Passato a guado l’Isonzo, fu il primo a entrare in Gorizia e raggiunta la stazione ferroviaria vi issò il tricolore. Il re gli concesse la medaglia d’oro, che gli fu consegnata sul campo dal duca d’Aosta. Promosso capitano nell’ottobre del 1917, combatté sugli altipiani con la compagnia Arditi reggimentale. Durante la Battaglia del solstizio, il 19 giugno 1918 a Fagarè sul Piave, circondato da forze avversarie, cadde prigioniero. La strenua difesa e il suo coraggio gli valsero la seconda medaglia di bronzo. Tentò ben tre volte la fuga dalla prigionia. Rientrò in patria il 10 novembre 1918, sei giorni dopo la vittoria. Raggiunse il grado di generale di Divisione. Morì a Roma il 9 marzo 1985. Il 4 novembre 1921 il generale Baruzzi fu tra coloro che portarono in spalla la bara del milite ignoto a Roma all’Altare della patria.
Lugo città pluridecorata
Lugo è una delle città con più medaglie della Grande guerra in proporzione agli abitanti: a fianco di Francesco Baracca ci sono Aurelio Baruzzi, Antonio Calderoni e Giovanni Bertacchi, oltre a 48 medaglie d’argento e 43 di bronzo.
(Fonte: Ufficio Stampa Unione Comuni della Bassa Romagna, 12 maggio 2016)
(EdP-mB)