Sabato 6 e domenica 28 maggio sono in programma una conferenza e una gita ad Asiago dedicate alla memoria dei due militari lughesi medaglie d’oro al valore militare
Come preannunciato il 29 aprile scorso su queste pagine, sabato 6 e domenica 28 maggio, a Lugo si ricordano la Grande guerra e le gesta di Giovanni Bertacchi (ritratto a sinistra) e Antonio Calderoni (a destra), due militari lughesi, medaglie d’oro al valore militare, morti sull’altipiano di Asiago durante il conflitto.
→ Sabato 6 maggio alle 16.30 si terrà, nel salone estense della Rocca, la conferenza dello storico milanese Alessandro Gualtieri dal titolo “La Grande guerra sull’altipiano di Asiago. Le gesta eroiche di Bertacchi e Calderoni”. La Prima guerra mondiale coinvolse infatti l’Altopiano di Asiago, che divenne teatro delle più sanguinose battaglie combattute sul fronte italiano. In questo contesto si distinguono le gesta dei lughesi Giovanni Bertacchi e Antonio Calderoni.
Autore di molti saggi storici tra cui “Il grande massacro del ’14-‘18”, “La Grande guerra delle Donne” e “L’aviazione della Grande guerra”, Alessandro Gualtieri ha collaborato con Rai Storia, l’Espresso, Radio Popolare, la Bbc, lo Stato Maggiore dell’Esercito e la Croce Rossa Italiana ed è autore e direttore editoriale del sito internet www.lagrandeguerra.net.
→ Domenica 28 maggio, invece, è stata organizzata una gita ad Asiago, sulle orme di Giovanni Bertacchi e Antonio Calderoni. L’iniziativa chiude le celebrazioni per ricordare e le imprese dei due militari lughesi morti durante la Grande guerra.
Il programma prevede partenza alle 6.30 da Lugo, in via Foro Boario, presso la caserma dei carabinieri. Alle 10.30 visita al Sacrario dei Caduti con la deposizione di una corona d’alloro davanti alle lapidi che ricordano Bertacchi e Calderoni. Successivamente ci si recherà a Sambugari e alla Chiesetta della Campanella, luoghi che videro le gesta e la morte di Bertacchi. Nel pomeriggio, infine, si visiteranno Cesuna, il cimitero italiano e inglese, e il cippo con colonna romana, che furono teatro delle sanguinose battaglie in cui cadde Antonio Calderoni. Le adesioni (quota individuale di partecipazione, 65 euro) vanno comunicate alla segreteria della sezione, al numero 0545 24015 o 335 6072633, via email a unucilugo@racine.ra.it.
Giovanni Bertacchi e Antonio Calderoni sono due dei quattro lughesi a cui è stata assegnata la medaglia d’oro al valor militare durante la Prima guerra mondiale. Gli altri due sono i più noti Francesco Baracca e Aurelio Baruzzi. Bertacchi e Calderoni provenivano da famiglie molto diverse tra loro, ma furono accumunati dallo stesso destino: le loro vicende in guerra si svolsero sull’Altipiano di Asiago ed entrambi sacrificarono la loro giovane vita e perirono in combattimento per difendere le posizioni loro assegnate.
L’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (Unuci) di Lugo, col presidente Renzo Preda, e la Squadriglia del Grifo, col presidente Mauro Antonellini, hanno fatto alcune ricerche anagrafiche e storiche, consultando archivi storico militari e archivi di Stato, per risalire ai familiari dei due militari lughesi. Hanno poi incontrato a Firenze e a Genova i familiari rispettivamente di Bertacchi e Calderoni. In queste occasioni hanno potuto raccogliere altro materiale documentale e fotografico necessario per allestire la mostra.
Giovanni Bertacchi apparteneva invece a una famiglia colta, borghese e di tradizioni militari. Si può dire che fu lughese per caso perché nacque a Lugo quando il padre Paolo, tenente di fanteria, prestava servizio nella locale caserma, in seguito chiamata “Casermone”. Seguì poi gli spostamenti legati alla vita militare del padre. Nonostante questo la sua famiglia dimostrò sempre un sentimento di affezione alla città di Lugo. Giovanni, giovane universitario e convinto interventista, volle volontariamente partecipare alla guerra. Amava scrivere prose, poesie e articoli giornalistici. Fu decorato, alla memoria, della medaglia d’oro al valor militare.
Antonio Calderoni proveniva da una famiglia lughese modesta. Faceva il muratore e fu costretto a emigrare in Svizzera quando era giovanissimo. Richiamato alle armi e animato da sentimenti repubblicani, accettò con entusiasmo di partecipare alla guerra. Fu decorato di medaglia di bronzo al valor militare e medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Le iniziative sono state organizzate dal Comune di Lugo, con la sezione lughese dell’Unuci, il coordinamento lughese del Centenario Grande Guerra, il museo Francesco Baracca e la Squadriglia del Grifo, con la collaborazione di Ascom Lugo.
(Fonte: Ufficio Stampa Unione dei Comuni della Bassa Romagna, 4 maggio 2017)
(EdP-mb)