Lugo ricorda la scomparsa dell’eroe dell’aria Francesco Baracca

Testo e foto di Massimo Baldi

(Tempo di lettura: 04′:00″)

Ieri, 19 giugno, la città di Lugo ha reso omaggio all’asso degli assi dell’aviazione italiana, Francesco Baracca, nel 102esimo anniversario della sua scomparsa sul Montello durante la Prima guerra mondiale

Il passaggio in formazione sull’Ala di Francesco Baracca dei velivoli dell’Aero Club di Lugo (foto Massimo Baldi)

Per la città di Lugo di Romagna, il 19 giugno è un giorno fra i più importanti dell’anno perché ricorre la celebrazione della scomparsa dell’asso degli assi dell’aviazione italiana Francesco Baracca, Medaglia d’oro al Valor militare, morto a Nervesa della Battaglia nel 1918 durante la Prima Guerra Mondiale, a bordo del suo biplano che portava le insegne del famoso Cavallino Rampante.
Ieri, all’imbrunire, la città romagnola, alla presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli, dell’avvocato Giovanni Baracca, intervenuto in rappresentanza della famiglia Baracca, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, del Rotary Club di Lugo, del Moto Club “Francesco Baracca” e dell’Aero Club “Francesco Baracca”, ha reso omaggio al suo più illustre concittadino con tre distinte cerimonie ufficiali: la prima presso la cappella sepolcrale della famiglia Baracca nel cimitero monumentale di Lugo, dove è stata deposta una corona d’alloro, la seconda, nel cuore della città davanti al monumento dedicato all’asso dell’aviazione, con la deposizione di una seconda corona d’alloro, e la terza cerimonia con l’inaugurazione della nuova sala dedicata allo “Spad”, il velivolo dello scomparso pilota, in mostra al Museo Baracca presso la casa natale dell’eroe.
D’obbligo per gli intervenuti alle cerimonie, il distanziamento sociale e le mascherine nel rispetto delle disposizioni governative per limitare la diffusione del Covid-19.

A destra, in fascia tricolore, il sindaco di Lugo Davide Ranalli, insieme all’avvocato Giovanni Baracca

Alle 18:45 il sindaco di Lugo Davide Ranalli, presso la tomba della famiglia Baracca, ha voluto ricordare, tra le altre cose, l’episodio avvenuto nel 1913 al Circuito del Savio  (ndr: la manifestazione di auto e moto che aveva acceso all’epoca la grande passione romagnola per i motori e che si teneva sulle strade del ravennate per ben 44 Km. ridotti in seguito a 14) in cui la madre di Francesco Baracca scelse di donare a Enzo Ferrari il simbolo del Cavallino rampante come portafortuna. Nel 2023 si festeggeranno i 100 anni del Circuito del Savio e il Comune di Lugo sta già pensando di celebrare degnamente la ricorrenza di quell’incontro. “Per questo motivo – ha sottolineato il sindaco Ranallisiamo già al lavoro e passeremo i prossimi tre anni per organizzare un grande evento che possa sancire quel momento come un passaggio storico anche per la città di Lugo.Nell’esaltare le doti dell’eroe lughese il sindaco  ha sottolineato  che:  “…Francesco Baracca  è la rappresentazione di un uomo che conosce il limite ma pur conoscendolo prova a sfidarlo e a superarlo, pur sapendo che superarlo possa implicare, così come è accaduto, di restare vittima del proprio eroismo, della propria voglia di aiutare il proprio Paese. Noi in questi ultimi mesi abbiamo sentito utilizzare la parola ‘eroe’ molto spesso e l’abbiamo utilizzata, ad un certo punto, anche per quelle tante persone che hanno lavorato all’interno dei nostri presidi ospedalieri per potere garantire alle persone di superare e arginare il nostro nuovo nemico invisibile. Lugo non ha mai dimenticato Francesco Baracca – ha concluso il sindaco Ranalli -. Non l’abbiamo fatto in questi anni e io sono convinto che se anche oggi siamo qui in un momento così difficile, in una situazione come quella che stiamo vivendo, con mascherine e distanziamento sociale, allora vuol proprio dire che questa figura è una figura assolutamente indimenticabile, e che il legame tra la nostra città e Francesco Baracca è indissolubile.
Subito dopo ha preso la parola l’avvocato Giovanni Baracca, il quale ha affermato che, “…Essere eroi allora voleva dire superare i limiti e superare i limiti a quel tempo, significava porsi contro sfide che altri non accettavano e che erano ritenute dalla maggioranza delle persone impossibili. Oggi anche i nostri medici e i nostri infermieri, in questo periodo davvero di paura e di terrore e d’impreparazione psicologica, hanno superato i limiti ma soprattutto hanno dato alla nazione, come aveva dato anche Francesco Baracca, un esempio, una capacità, un riferimento importante di certezze e di sicurezza. Questo parallelismo mi sembra particolarmente azzeccato. 102 anni fa Francesco Baracca verso quest’ora non fece ritorno al proprio campo di aviazione e iniziarono le ricerche. Da allora – ha concluso Giovanni Baraccanacque il mito, il personaggio, una figura che ancora oggi, dopo oltre cent’anni, è molto interessante e di estrema rilevanza, che suscita ancora tanto interesse in moltissime persone, non come combattente, come eroe di guerra, ma come creatore di valori che sono universali, attuali e ai quali possiamo ancora ispirarci.

Il sindaco di Lugo Ranalli e il presidente del Rotary di Lugo Paolo Pasquali

Verso le 19:10 gli intervenuti alla cerimonia si sono trasferiti nel cuore della città di Lugo, in un lungo corteo a cui hanno preso parte anche i numerosi soci del Moto Club “Francesco Baracca” di Lugo. Dopo lo schieramento del personale della Polizia locale e dei labari delle associazioni partecipanti, tra cui l’Associazione Arma Aeronautica e quella dell’Arma dei Carabinieri, davanti al monumento dedicato a Baracca, hanno fatto seguito, per onorare la memoria dell’Asso dell’aviazione, tre passaggi a quota di sicurezza sul monumento a Baracca e in formazione, di tre velivoli dell’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo, coordinati da terra dal presidente del sodalizio, Oriano Callegati.

Alle 19:45 un gruppo di partecipanti all’evento si sono trasferiti nel vicino Museo Baracca, ospitato nella casa di famiglia dell’eroe, dove è avvenuta da parte del sindaco Davide Ranalli l’inaugurazione in forma privata della nuova “Sala dello Spad“, il velivolo con cui volava l’eroe Baracca, realizzata grazie al contributo del Rotary Club di Lugo.
Il Museo Baracca da oggi è riaperto ed è visitabile gratuitamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

 

EdP-mb

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