Il controllo e la sicurezza del Mediterraneo sono l’obiettivo della nuova missione marittima
Lunedì 30 gennaio 2017 – Il pattugliatore di squadra Aviere della Marina Militare, al comando del capitano di fregata Alessandro Romano, ha lasciato il porto di Taranto per unirsi al Gruppo Navale della NATO impegnato nel Mare Egeo nell’operazione marittima Sea Guardian.
La Marina Militare rinnova il suo impegno con la NATO attraverso la partecipazione di Nave Aviere, già impiegata nell’operazione “Sea Guardian” nel periodo dal 5 al 20 novembre 2016, ricoprendo, altresì, il comando del Gruppo Navale.
L’Operazione Sea Guardian è nata dopo il Summit di Varsavia del luglio 2016 allo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività della NATO e quelle dell’Unione Europea condotte con l’operazione Eunavformed Sophia nell’area mediterranea, al fine di migliorare la difesa europea e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione.
Sea Guardian è una operazione altamente flessibile che è in grado di garantire un ampio spettro di compiti operativi di sicurezza marittima che includono la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse (Maritime Situational Awareness) e il contrasto al terrorismo marittimo assicurando nel contempo la formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (Maritime Security Capacity-Building). Oltre a queste attività l’Operazione può esercitare l’interdizione marittima, la tutela della libertà di navigazione, la protezione delle infrastrutture marittime sensibili e il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.
(Fonte: Marina Militare, Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione, 31 gennaio 2017) Foto: Marina Militare
(EdP-mb-ct)