La vita media di un velivolo, sia esso un aereo o un elicottero, è basata su cicli operativi che coprono mediamente circa 35 anni. Lungo un simile arco temporale sono necessari programmi di manutenzione che includono revisioni e verifiche strutturali approfondite, nonché contestuali aggiornamenti delle piattaforme per tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia e il cambiamento degli scenari operativi. Questi profondi interventi di aggiornamento “di mezza vita” sono comunemente indicati con l’acronimo MLU (Mid-Life Upgrade). Leonardo elabora e offre diverse soluzioni di aggiornamento che mirano a migliorare le capacità operative delle piattaforme, allungandone la vita operativa.
Sulle piattaforme militari i MLU normalmente perseguono tre obiettivi principali. Il più comune intervento è quello di “refresh” tecnologico dei sistemi avionici e di missione presenti a bordo (radar, sensoristica, suite di autoprotezione, sistemi di comunicazione e navigazione, integrazione di nuovi payload, ecc), con aggiornamenti che permettano al velivolo di tenere il passo della rapida evoluzione tecnologica e di preservare la competitività dal punto di vista operativo. Nello specifico, negli interventi di MLU Leonardo punta al miglioramento dell’aeronavigabilità delle proprie piattaforme, con aggiornamenti dei sistemi di comunicazione (ad esempio, tramite l’installazione di datalink tattici, come il LinkLeo), di navigazione e di situational awareness. Un esempio comune è la sostituzione della strumentazione analogica in abitacolo con schermi digitali multifunzione che garantiscono una migliore presentazione delle informazioni all’equipaggio, mentre un altro esempio d’intervento irrinunciabile è l’aggiornamento di dispositivi di identificazione tramite l’installazione di trasponder Mode-S compatibili con il protocollo di trasmissione ADS-B o antenne IFF.
Un altro obiettivo comune è il potenziamento dei sensori di bordo specifici per la missione, sia essa la sorveglianza, la ricerca e soccorso o la ricognizione.
Con l’affermarsi di nuove minacce è poi sempre più importante potenziare le suite di autoprotezione e dare al velivolo la capacità di volare a bassissima quota per sfruttare la copertura offerta dal terreno. A tal proposito Leonardo offre fondamentali sistemi di obstacle avoidance come il LOAM per il rilevamento di oggetti, primi fra tutti cavi dell’alta tensione o telefonici, che possono essere d’ostacolo e che sono difficilmente visibili ad occhio nudo.
Tutti i MLU recenti mirano, inoltre, alla digitalizzazione delle piattaforme, così da garantire l’interoperabilità con altri asset cooperanti nonché multidominio (aria, mare, terra).
Un’area di primario interesse riguarda la gestione della manutenzione, alla quale software di autodiagnostica e monitoraggio (HUMS, da Health Usage and Monitoring System) offrono una maggiore efficacia negli interventi manutentivi della piattaforma e generano risparmi significativi.
Quando l’esperienza sul campo rivela il bisogno di una nuova capacità operativa o di un adeguamento della piattaforma, essere in grado di sviluppare tempestivamente un MLU fa la differenza.
I MLU di Leonardo sono sempre customer oriented, ovvero modellati sulle specifiche esigenze operative, di missione e di budget del cliente. Leonardo risponde a domande di mercato che spaziano dalla semplice fornitura di un singolo equipaggiamento (radio, sistemi IFF o altro), all’installazione di sottosistemi (autoprotezione ed electronic warfare, EW), fino ai sistemi completi più complessi. La competenza di altissimo livello nel settore dell’avionica consente all’Azienda di soddisfare anche i requisiti più ambiziosi, attingendo a prodotti e soluzioni sviluppate internamente. L’architettura delle soluzioni Leonardo è aperta e modulare, scalabile e senza limitazioni all’esportabilità, quindi si può adattare a qualsiasi aeromobile, sia esso militare o civile, ad ala fissa o rotante, anche se a pilotaggio remoto. In base agli upgrade richiesti dal cliente per una determinata piattaforma, Leonardo individua 3 vie per l’aggiornamento: un intervento Light nei casi in cui le dimensioni dei velivoli impongano limiti stringenti a volumi e pesi; Enhanced, quando l’upgrade è guidato da potenziamenti e modifiche alla missione primaria assegnata al velivolo; e infine Full, quando si parla di un effettivo re-design di macchine esistenti, con la ridefinizione dei sistemi avionici di bordo.
Dal punto di vista delle tempistiche, mediamente, Leonardo completa un intervento MLU su un velivolo in circa 24/36 mesi; un tempo che varia a seconda della complessità dell’integrazione, dei requisiti di dettaglio e degli eventuali accordi sul trasferimento di tecnologia.
L’esperienza di Leonardo è testimoniata dai MLU della flotta TORNADO oltre che dal programma ACOL per la linea AMX dell’Aeronautica Militare o, ancora, gli upgrade agli elicotteri EH101 CORMORANT canadesi. Nel prossimo futuro il MLU più impegnativo è quello previsto per i caccia EF2000 TYPHOON, nell’ambito della LTE (Long Term Evolution strategy), che vedrà anche la sostituzione del radar a scansione meccanica CAPTOR con il nuovo CAPTOR-E a scansione elettronica (AESA).
(Fonte e foto: Ufficio Stampa Leonardo Company)
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