Una bella immagine di Hazem Bayumi ai comandi del suo elicottero (foto facebook)
Aggiornamento
Dopo oltre tre settimane di ricerche nel lago artificiale della Cava Sei a Settepolesini i Carabinieri del Nucleo Subacqueo di Genova, grazie all’esplorazione del fondale effettuata con uno strumento di localizzazione chiamato ROV (Remotely Operated Vehicle) e grazie anche alla mappatura e geolocalizzazione dei ritrovamenti effettuati dalle unità dei sommozzatori del Corpo dei Vigili del Fuoco, hanno individuato e recuperato, in condizioni molto difficili e a circa 19 metri di profondità, il cadavere dell’imprenditore 72enne Hazem Bayumi, scomparso il 10 ottobre scorso assieme all’amico e compagno di volo olandese il 62enne Philip Hubert Ter Woort.
Sul grave incidente è in corso l’inchiesta aperta dal PM Barbara Cavallo della Procura di Ferrara e quella dell’ANSV, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo.
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Purtroppo non sono ancora pervenute notizie favorevoli dal bacino della Cava 6 di Settepolesini di Bondeno, in provincia di Ferrara, dove alle 10:45 del 10 ottobre scorso è precipitato, nelle acque stagnati e torbide, l’elicottero Bell 206B JetRanger III marche di registrazione T7-HZM, di proprietà dell’imprenditore Hazem Bayumi, disperso nell’incidente. Le ricerche del pilota, che proseguono giorno e notte da parte dei sommozzatori, avvalendosi anche di moderni e potenti mezzi tecnici, fino ad ora hanno dato esito negativo.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per questo intervento che si è dimostrato particolarmente complesso, in quanto effettuato in condizioni operative molto particolari, per l’acqua molto fredda e la visibilità praticamente nulla, ha messo in campo le migliori sinergie, con la partecipazione alle ricerche dei Nuclei sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Bologna, di Ravenna e quello del Nucleo di Firenze – intervenuto ieri, venerdì, e che resterà in zona fino a lunedì prossimo – dotato di un potente sonar per poter effettuare una mappatura più precisa del fondo del lago che in alcune posizioni raggiunge notevoli profondità; difatti il corpo dello sfortunato passeggero di Hazel Bayumi, non ancora identificato, è stato trovato a -18 metri, ma il punto più basso pare arrivi anche a -30 metri.
Alcuni operai che lavorano presso la cava sarebbero stati testimoni dell’incidente. Al momento del disastro gravava in zona una fitta nebbia e l’elicottero che sembra stesse perdendo quota, presumibilmente in emergenza, secondo notizie non accertate, avrebbe tentato una manovra estrema, scivolando a forte velocità e per diverse volte sull’acqua, frantumandosi in molti pezzi lungo un’area estesa per i violenti e ripetuti urti.
Gli organi inquirenti, sempre presenti in queste lunghe ore di ansia – il sostituto Procuratore Dott.ssa Barbara Cavallo e i Carabinieri di Ferrara, di Bondeno, più i RIS di Parma, che sono intervenuti nella giornata di giovedì – avrebbero ragionevolmente fissato come obiettivo prioritario quello di ritrovare il corpo del pilota disperso e successivamente procedere a ricostruire la dinamica dell’incidente, recuperando i tanti frammenti dell’aeromobile. Ma sarà un lavoro che si presenta molto difficile e a complicare le cose potrebbe intervenire anche il maltempo che viene segnalato dai meteorologi per tutta la giornata di domenica.
Hazem Bayumi, nato a Zagazig in Egitto, l’1 ottobre 1950, bolognese d’adozione e facoltoso imprenditore, era molto conosciuto e stimato da tante persone nella zona; lo dimostrano anche gli oltre mille e cento contatti che aveva su facebook e i numerosi post lasciati dagli amici in sua memoria sul social stesso.
EdP-mb