Tre arresti, dodici richieste di sospensione dai pubblici uffici e oltre quaranta perquisizioni legate alla Sacal S.p.A.
La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha proceduto nella mattinata odierna all’esecuzione di un’ordinanza di custodia domiciliare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale, nei confronti dei vertici di Sacal S.p.A., società di gestione dell’aeroporto internazionale a prevalente partecipazione pubblica.
Risultano raggiunti dal provvedimento restrittivo il presidente della società, Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso, nonché la dirigente dell’ufficio legale e affari generali Ester Michienzi. È in corso di delibazione un’ulteriore richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme della misura interdittiva della sospensione dei pubblici uffici nei confronti di ulteriori 12 persone sottoposte ad indagini preliminari nella loro qualità di pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio.
Le indagini preliminari condotte dai sostituti procuratori Marta Agostini e Giulia Maria Scavello, dal Gruppo della Guardia di Finanza e dalla Polizia di Frontiera aerea di Lamezia Terme, hanno consentito di accertare la perpetrazione di gravi delitti contro la pubblica amministrazione quali ipotesi di peculato (art. 314 c.p.), corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio (articoli 319 e 321 c.p.), induzione indebita a dare o promettere utilità (319 quater c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), falso in atto pubblico (art. 476 e 479 CP), millantato credito (art. 346 c.p.).
Molte condotte illecite ascritte agli indagati riguardano l’irregolare gestione del progetto”Garanzia giovani”, finanziato con fondi pubblici, finalizzato ad inserire in un tirocinio retribuito, presso Sacal S.p.A., sono soggetti meritevoli rispondenti a precisi requisiti.
Le emergenze investigative hanno dimostrato che, in ragione di pressioni indebite di ogni tipo, anche perpetrate da politici locali e dirigenti pubblici, siano stati selezionati soltanto amici e parenti degli indagati, Attraverso interventi artificiosi sulle procedure di selezione previste dal bando pubblico.
Sono stati accertati inoltre numerosi episodi di peculato da parte della dirigenza della Sacal S.p.A. concretizzatisi in viaggi, pranzi e soggiorni per scopi personali, effettuati presso strutture ricettive di lusso con indebita imputazione dei relativi costi, spesso assai elevati al bilancio della società a partecipazione pubblica.
Sono emersi anche ulteriori episodi illeciti relativi all’affidamento di consulenze “fantasma” per decine di migliaia di euro e ad artefatte selezioni di personale per incarichi interni vari – tutti lautamente retribuiti con soldi pubblici- affidati soggetti che, in generale, sono risultati in possesso di requisiti inferiori rispetto agli altri concorrenti illegittimamente esclusi, ricorrendo ad atti falsi.
Dal punto di vista probatorio, l’indagine fonda essenzialmente sugli esiti di una capillare attività tecnica di captazione telefonica ed ambientale, anche all’interno degli uffici della società. Le copiose acquisizioni documentali intervenuti a seguito delle perquisizioni effettuate presso la Sacal SpA hanno confermato l’ipotesi investigative, consentendo di individuare un contesto di malaffare nell’amministrazione della spesa pubblica e, ancora una volta, la gestione clientelare del mercato del lavoro in Calabria, con il consenso e la connivenza di esponenti della politica locale.
(Fonte: Ufficio Stampa Guardia di Finanza, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, 11 aprile 2017)
(EdP-mb)