Circa cinquanta milioni di euro, questo sarebbe stato il valore sul mercato dell’eroina complessivamente sequestrata nell’ambito dell’operazione “Happy Meal”, diretta dalla Procura della Repubblica di Ancona e condotta dal G.O.A. del Nucleo di Polizia Tributaria di Ancona, conclusasi nella giornata di oggi con l’esecuzione, su tutto il territorio nazionale, di fermi di cittadini extracomunitari ritenuti responsabili di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’attività, nata inizialmente dal monitoraggio dell’Hotel House, struttura residenziale spesso alla ribalta delle cronache per operazioni antidroga, ha permesso, attraverso indagini durate due anni, di individuare diversi cittadini di origine pakistana, responsabili dell’importazione e del traffico internazionale di ingenti quantitativi di eroina. L’indagine ha consentito di far emergere le relazioni esistenti tra soggetti extracomunitari residenti nelle Marche, prevalentemente nella provincia di Macerata, e quelli residenti in altre città italiane, nonché individuare diversi metodi di occultamento per l’introduzione dello stupefacente dalle zone di origine, nello specifico Pakistan ed Afghanistan.
In particolare, nell’ambito dell’attività investigativa svolta, i militari del G.O.A. sono riusciti ad individuare numerose spedizioni di eroina destinate al territorio marchigiano, in transito presso gli scali aeroportuali di Milano Malpensa, Fiumicino, Venezia, Bergamo, Bologna e presso il porto di Ancona.
La droga in alcuni casi veniva stoccata in paesi “di transito” quali la Germania, la Grecia, la Turchia e la Spagna, dove l’organizzazione criminale, con base operativa nelle Marche poteva contare su alcuni sodali. L’importazione è avvenuta prevalentemente attraverso soggetti ovulatori e valigie con doppi fondi, ma anche abilmente occultata in autovetture e all’interno di stecche di sigarette perfettamente integre. In molti casi si è appurato che lo stupefacente veniva spedito, celato in carichi di copertura attraverso spedizionieri internazionali: in questi casi l’organizzazione si avvaleva di cittadini, anche italiani, per sfruttare indirizzi “puliti” allo scopo di evitare gli eventuali controlli delle forze dell’ordine.
Complessivamente, nelle distinte operazioni, la Guardia di Finanza di Ancona ha sottoposto a sequestro kg. 56 di eroina, gr. 600 di cocaina, euro 15.000 in contanti, nr. 7 autovetture, telefoni cellulari e computer portatili, con il contestuale arresto, in flagranza di reato di 33 persone.
Oggi, al termine della complessa attività, nell’ambito della quale sono state indagate oltre 60 persone, sono in corso di esecuzione n. 14 provvedimenti cautelari nei confronti dei vertici dell’organizzazione indagata, con la partecipazione delle unità cinofile della Guardia di Finanza ed il supporto dei Reparti del Corpo alla sede di Trento, Mantova, Reggio Emilia e Roma.
(Ufficio Stampa, Guardia di Finanza – Comando Provinciale Ancona, 11 novembre 2015)
(EdP-mb)