Baltic Air Patrol (BAP) è il nome della “missione non permanente” della NATO, per ora attiva sino al 2018, con fini di “pattugliamento” e “vigilanza” dei cieli del Baltico e di “difesa” aerea di Estonia, Lettonia e Lituania.
(La Voce della Russia)
Da gennaio ad aprile l’Aeronautica militare italiana ha assunto il comando della BAP. Quattro caccia Eurofigter “Typhoon” italiani sono giunti nella base lituana di Siauliai il 27 dicembre scorso, mentre quattro “Typhoon” spagnoli sono stati inviati all’aeroporto militare di Amari in Estonia. Con l’adesione d’Italia e Spagna, la missione BAP gode ora della partecipazione di ben 16 paesi aderenti all’Alleanza Atlantica. Dopo l’inizio della crisi ucraina, la NATO ha potenziato la BAP, portando la presenza nei cieli baltici dei caccia da quattro a sedici e aumentando la presenza militare nella base di Siauliai con sei caccia F-15 ed un aerocisterna KC-135 provenienti dall’US Air Force. L’Eurofigter “Typhoon” è armato di cannoni Mauser da 27 mm, bombe a caduta libera Paveway e Mk 82, 83 e 84 da 500 a 2.000 libbre e a guida GPS JDAM, missili aria-aria, aria-terra e antinave a guida radar e infrarossa, oltre al nuovo missile da crociera MBDA “Storm Shadow”. Attualmente l’Areonautica militare italiana ha messo a disposizione della NATO aerei caccia in Islanda, Slovenia e Albania, un velivolo per il rifornimento in volo KC-767 nella missione contro l’ISIS, due aerei “Predator A” e quattro cacciabombardieri “Tornado” in Kuwait e Iraq, due droni “Predator” in Corno d’Africa contro le rappresaglie delle milizie estremiste d’origini islamiche.