All’ordine del giorno la pianificazione di protezione civile per il Giubileo e l’aggiornamento sull’attività esplosiva dell’Etna
Si è svolto oggi, convocato dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio (nell’immagine di repertorio della Protezione Civile), il Comitato operativo della protezione civile per verificare il raccordo tra le pianificazioni di protezione civile sul territorio e la prontezza dell’attivazione dell’intero sistema nel caso in cui, nel periodo giubilare e specificatamente sul territorio romano, dovesse essere necessaria l’attivazione del Sistema nazionale di protezione civile.
Al Comitato operativo erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Roma nonché responsabile del raccordo operativo tra le varie Istituzioni coinvolte nelle attività per il Giubileo, Franco Gabrielli, il Commissario straordinario di Roma Capitale, Prefetto Francesco Paolo Tronca, e il direttore dell’Agenzia Regionale di protezione civile del Lazio, arch. Gennaro Tornatore.
Il Comitato Operativo ha in seguito affrontato il tema dell’attuale fase di intensa attività eruttiva che sta interessando il vulcano Etna partendo dall’aggiornamento fornito dal rappresentante dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo.
L’attività esplosiva ha preso avvio nell’ottobre scorso al cratere detto “Voragine”, con un’attività debole di tipo stromboliano. Tra il 3 e il 5 dicembre si sono verificati diversi eventi esplosivi di forte intensità, tutti della durata di circa un’ora con attività sostenuta di fontane di lava. La ricaduta delle ceneri, spinte dai venti in direzione nord-est, ha interessato anche la costa calabrese con conseguenze dirette sul sistema dei trasporti stradali e aerei. A oggi l’attività esplosiva è concentrata al Nuovo cratere di sud est con colate laviche che si riversano sulla desertica “Valle del Bove”, mentre dal cratere Voragine si osservano sporadiche emissioni di cenere.
Sulla base delle informazioni fornite dall’INGV a breve termine non si attendono scostamenti significativi rispetto ai fenomeni finora registrati. Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evoluzione dei fenomeni in stretto raccordo con le Regioni Sicilia e Calabria, le componenti e le strutture operative oltre ai centri di competenza addetti al monitoraggio.
(Ufficio Stampa Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 7 dicembre 2015)
(EdP-mb)