Protezione Civile: il capo Dipartimento Fabrizio Curcio in Puglia incontra operatori e volontari antincendio boschivo

Il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio (foto archivio Protezione Civile)Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio (a sx. nella foto di  repertorio della Protezione Civile), si è recato oggi in Puglia dove ha incontrato gli operatori e i volontari impegnati nelle attività di monitoraggio, avvistamento e spegnimento degli incendi nell’ambito di uno dei gemellaggi attivato tra le Regioni.

“Sicuramente – ha affermato Curcio – servono misure repressive forti, ma allo stesso tempo fondamentale è il comportamento dei singoli cittadini nella lotta agli incendi boschivi”.

Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, in visita a Campi Salentina (LE) nella struttura che ospita, oltre ai pugliesi, i volontari specializzati nelle attività di antincendio dell’Associazione Nazionale Alpini e della Regione Emilia-Romagna che hanno aderito alle iniziative di gemellaggio, non ha mancato di ribadire come un corretto o errato comportamento del singolo possa fare la differenza.

“I cittadini devono segnalare tempestivamente ai numeri di telefono d’emergenza anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo, oltre a denunciare eventuali comportamenti dolosi, dato che sappiamo bene come la maggior parte degli incendi boschivi sia causata da mano umana”.

Negli anni, esperienze di gemellaggi tra Regioni e organizzazioni di volontariato come quella di Campi Salentina – cui, sempre sul territorio pugliese, dal 2 luglio al 3 settembre si affianca anche il presidio presso la Caserma dell’Aeronautica Militare “Jacotenente” nel territorio di Vico del Gargano (FG) dove sono impegnati i volontari della VAB e del Corpo AIB Piemonte – si sono rivelate determinanti per la mitigazione del rischio incendi sui territori maggiormente esposti, oltre che per la tempestività degli interventi nello spegnimento.

“Il mio invito a tutte le Regioni – ha ribadito ancora oggi Curcio – è di mettere in campo, nel prossimo futuro, ogni possibile sforzo per fare sì che queste buone pratiche di diffondano il più possibile ovunque”. Ringraziando ancora una volta i volontari che “dedicano il loro tempo libero per gli altri”, il Capo del Dipartimento ha ricordato come “sugli incendi boschivi si deve combattere tutto l’anno, si deve fare un percorso di 365 giorni, facendo dei seri debriefing per capire cosa poter migliorare, riprogrammando prevenzione e pianificazione, pensando per tempo alle risorse necessarie. Non è possibile pensare di combattere gli incendi attrezzandosi all’ultimo momento, quando ci si accorge dei primi focolai. Così non può funzionare”.

Dall’inizio della campagna estiva antincendio boschivo a oggi, sono state 419 le richieste di concorso aereo pervenute al Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione civile dalle Regioni per situazioni critiche sul territorio nelle quali si è reso necessario il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Di queste, il maggior numero è giunto dalla Sicilia, con 178 richieste di intervento, seguita dalla Calabria con 105 e dalla Sardegna con 54.

(Fonte: Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 4 agosto 2016)

(EdP-mb)

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