Protezione Civile: le dichiarazioni del capo Dipartimento Fabrizio Curcio al Forum ONU per la riduzione dei rischi che si conclude oggi

Curcio: «La capacità di fare sistema ci permetterà di affrontare al meglio le sfide del futuro»

Il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio (foto repertorio Protezione Civile)
Il capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio (foto repertorio Protezione Civile)

Si chiude oggi, 26 maggio, il quinto Forum della Piattaforma globale per la riduzione del rischio da disastro organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite impegnato proprio in questa materia (UNISDR) che da mercoledì ha visto oltre 5.000 delegati giunti in Messico, a Cancún, da oltre 180 Paesi per confrontarsi, discutere e fare il punto dell’attuazione delle misure intraprese da ognuno sulla linea tracciata due anni fa con il Framework for Action di Sendai.

Numerosi i temi affrontati: dal contributo della scienza e della tecnologia per aumentare la preparazione delle comunità, diminuire drasticamente le perdite di vite umane ed economiche all’importanza strategica che i governi locali possono e devono giocare per attuare effettivamente serie politiche di prevenzione. Da come rendere realmente inclusive per tutte le categorie di persone le politiche di riduzione dei rischi al ruolo che i media, tutti, giocano nel rendere i cittadini più pronti e consapevoli dei corretti comportamenti da tenere prima, durante e dopo una eventuale emergenza.

«Il confronto con presidenti, Ministri, commissari, direttori delle strutture di protezione civile di Paesi al di fuori dei confini europei che con l’Italia condividono numerosi rischi è sempre estremamente utile e produttivo – ha dichiarato Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, che ha guidato in questi giorni la delegazione italiana. – E vedere, ascoltare i reali progressi che molti di loro hanno fatto negli ultimi anni – ha proseguito  l’ingegner Curcio – deve ricordare anche a noi italiani che la riduzione del rischio da disastri non è qualcosa che, in un determinato momento, si raggiunge. Al contrario, è un processo continuo, un percorso lungo il quale dobbiamo porci sempre nuovi obiettivi. Aver capito prima di altri l’importanza di creare un sistema, la nostra attuale protezione civile, che si occupi in modo coerente di previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza non ci mette al riparo dal rischio di compiere passi indietro. E gli stimoli raccolti in questi giorni di lavoro di Piattaforma Globale promossa dalle Nazioni Unite – ha concluso il capo del Dipartimento saranno certo estremamente utili per ciò che ci aspetta nel prossimo futuro

(Fonte: Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 26 maggio 2017)

(EdP-mb)

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