Una perturbazione di origine atlantica, apporterà, dalle prime ore di domani, un rapido peggioramento del tempo sulle nostre regioni centro-settentrionali, con precipitazioni più significative a ridosso dei settori alpini e prealpini centrali con un generale rinforzo della ventilazione dai quadranti occidentali.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalle prime ore di domani, lunedì 23 maggio 2016, precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. Fenomeni che saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Sono previsti inoltre venti di burrasca dai quadranti occidentali sui settori costieri della Toscana, in estensione a quelli del Lazio, con possibili mareggiate.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla sul Piemonte settentrionale, su parte della Lombardia, sul Veneto, sulla Toscana, sull’Appennino marchigiano e su buona parte dell’Umbria.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
(Fonte: Ufficio Stampa, Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 22 maggio 2016)
(EdP-mb)