Lo scorso 22 aprile, all’aeroporto di Forlì, alla presenza di autorità civili e militari, è stata inaugurata una targa commemorativa per il 70° anniversario della presenza degli squadrons RAF, del Commonwealth e polacchi al “Luigi Ridolfi”.
L’iniziativa che si inseriva nelle celebrazioni per il 70° della Liberazione, è stata ideata dalla sezione forlivese dell’Associazione Arma Aeronautica, in collaborazione con l’Associazione delle Famiglie dei Combattenti polacchi in Italia, col 2° Gruppo Manutenzione Autoveicoli dell’ AMI, con Air Romagna, società di gestione del Ridolfi e col Comune di Forlì. La scorsa estate il casuale incontro all’aeroporto forlivese tra il figlio di un pilota inglese che nel 1944- ’45 era di base al Ridolfi e un socio dell’AAA, ha dato il via all’ iniziativa.
L’ Arma Aeronautica di Forlì, che da anni attraverso il suo Centro Documentazione Aeronautica è attiva con iniziative storico culturali, ha iniziato le ricerche sul periodo novembre 1944, maggio 1945 quando dall’aeroporto Ridolfi operarono (non contemporaneamente) 16 squadrons della RAF, SAAF, RAAF e polacchi.
Subito dopo la liberazione di Forlì, appena conclusi i lavori di sminamento e riparazione, i primi aerei alleati iniziarono ad operare: si trattava di Spitfire da ricognizione e cacciabombardieri, Boston e Baltimore da attacco, Mosquito da caccia notturna e Auster da osservazione. L’ultima missione di bombardamento sull’Italia partì da Forlì il 1 maggio 1945 ad opera di due Boston del No. 55 Sqdn.
La targa commemorativa inaugurata riunisce gli elementi della ricerca storica sulla presenza degli squadrons a Forlì. In alto a sinistra la bandiera della RAF, nei cui ranghi operavano le varie unità, a destra la pianta stilizzata dell’ aeroporto come era nel 1944 – 1945. Sotto gli emblemi ufficiali degli squadrons, ognuno con la numerazione ufficiale e il tipo di velivolo in dotazione. A chiusura le silhouette degli aerei. Il 2° Gruppo Manutenzione Autoveicoli dell’ AMI ha realizzato il supporto per la targa, una ala di Spitfire in scala ridotta opportunamente mimetizzata secondo lo schema continentale dell’ epoca e con le coccarde RAF. Alla base dell’ ala sono state fissate due grelle originali, più correttamente PSP, che all’epoca erano il jolly del genio militare per creare piste, raccordi e strade. Si è voluto così creare un “ richiamo alla memoria “ per collegare il luogo alla sua storia e onorare chi è venuto a combattere da luoghi lontani.
Testo e foto di Antonio Zanghi
(EdP-mb)