Il secondo satellite per l’osservazione della Terra, parte del programma europeo Copernicus, è partito questa notte con il quinto lancio di VEGA dallo Spazioporto di Kourou, in Guyana Francese
Sentinel-2A, il secondo della famiglia di sei satelliti del programma di monitoraggio ambientale europeo Copernicus, è partito alle 3:52 ora italiana di oggi 23 giugno. A portare in orbita il prezioso carico VEGA (Vettore Europeo di Generazione Avanzata), che ha raggiunto così il suo quinto lancio.
Con alle spalle già quattro lanci puntuali e perfetti in poco più di tre anni, il lanciatore per piccoli carichi sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea è in grado di portare un carico utile di massa tra i 300 e i 1500 Kg, in un’orbita polare bassa di riferimento a una quota di 700 km. Al programma Vega, concepito dall’Agenzia Spaziale Italiana già dagli anni Novanta e finanziato in ESA per il 60% proprio dall’ASI, partecipano anche Francia, Olanda, Svizzera, Belgio, Spagna e Svezia. La maggior parte del vettore è stata realizzata in Italia: l’Agenzia Spaziale Italiana svolge un duplice ruolo, da un lato finanzia il programma dell’ESA, e dall’altro attraverso la società partecipata ELV SpA consente la realizzazione industriale del sistema. La società, partecipata al 70% da Avio ed al 30% da ASI, è infatti il Primo Contraente industriale dell’ESA per lo sviluppo del Vega. Al progetto hanno partecipato numerose aziende italiane: dal principale partner industriale Avio, al contributo di Selex ES, Rheinmetaal Italia, Telespazio, CIRA, Università di Roma e MBDA,. Presso il Centro Spaziale di Kourou hanno lavorato, nell’ambito del Segmento di terra, anche Vitrociset, Carlo Gavazzi Space (ora Telematic Solution), Telespazio Siem, e sono inoltre presenti le società partecipate, Europropulsion e Regulus, per la produzione del motore a propellente solido P-80 del primo tre stadio del lanciatore.
È europeo il satellite Sentinel-2A. L’Italia contribuirà alla gestione operativa del programma: il Centro Spaziale e-Geos (società ASI/Telespazio) di Matera acquisirà i dati della missione Sentinel-2A, e realizzerà il processamento in Near Real Time dei prodotti della missione, come aveva fatto per la prima sentinella Sentinel-1A.
Il satellite offrirà una visione nel visibile dell’ambiente terrestre, unendo l’alta risoluzione a nuove capacità multispettrali. L’obiettivo è monitorare i cambiamenti nella copertura del suolo e il monitoraggio della vegetazione a livello globale, offrire informazioni sull’inquinamento delle acque, fornire immagini di inondazioni e eruzioni vulcaniche contribuendo a delineare le aree colpite.
Copernicus è un programma della Commissione europea che mira a fornire all’Europa un accesso continuo, indipendente e affidabile a dati e informazioni relativi all’Osservazione della Terra. Fornisce un sistema unificato attraverso il quale i dati dallo spazio e dai sensori a terra sono inviati ai servizi progettati a beneficio del cittadino. Questi servizi ricadono in sei principali categorie: monitoraggio di terre emerse, ambiente marino e atmosfera, risposta alle emergenze, sicurezza e cambiamento climatico.
«Con il lancio del Sentinel-2A – ha dichiarato oggi il presidente dell’ASI Roberto Battiston in una News del sito – si conferma la grande strategia europea del programma Copernicus, dedicata a realizzare una costellazione di sensori in grado di misurare i parametri fisici fondamentali che caratterizzano la superficie della Terra. In questo particolare caso si tratta di un sensore multibanda nel visibile che fornirà, tra le altre cose, informazioni estremamente utili allo sfruttamento agricolo del suolo. Il Vega inoltre, con questa sua quinta missione si conferma ancora una volta – ha concluso Battiston – un affidabile ‘cavallo di razza’ per il lancio di satelliti in orbita bassa.»
Il primo stadio del Vega si è separato dopo 1 minuto e 52 secondi dal lancio, il secondo stadio dopo 3 minuti e 37 secondi e dalla carena (altri venti secondi dopo), mentre il terzo stadio si è staccato dopo 6 minuti e 32 secondi dal decollo. Un minuto e 10 secondi dopo è avvenuta una prima riaccensione, quindi Vega ha rilasciato Sentinel – 2A nell’orbita eliosincrona prevista esattamente 54 minuti e 43 secondi dopo il lift off. Da questo momento, il centro di controllo di Darmstadt si occupa dell’attivazione di tutti i sistemi di bordo del satellite, fino alla taratura prevista dopo tre giorni. L’effettiva operatività è prevista tra tre-quattro mesi.
(Ufficio Stampa Agenzia Spaziale Italiana – ASI) 22/23 giugno 2015
(EdP-mb)