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Livergnano, una frazione del comune di Pianoro in provincia di Bologna, ospita un monumento quasi sconosciuto che ricorda il sacrificio fatto per la nostra liberazione dai militari americani e da un pilota brasiliano, il 2° Tenente Pilota John Richardson Cordeiro e Silva, durante la Seconda Guerra Mondiale
Testo e foto di Claudio Toselli
Uno splendido panorama, fatto di dolci colline verdi, borghi antichi e casolari, accompagnano il viaggiatore che si dirige verso il Passo della Raticosa transitando sulla strada provinciale 65 della Futa. E’ questo un territorio che oltre a portare in Toscana attraverso l’omonimo passo, ha una storia legata alla Seconda Guerra Mondiale dovuta alla presenza della Linea Gotica e ai paesi che si incontrano sulla Statale, come Pianoro, Loiano, Monghidoro, che hanno anch’essi un’antica storia.
Il Comune di Pianoro comprende la Frazione di Livergnano, che dista circa 7 km., e proprio in questo paese fu eretto un monumento in onore dei soldati Alleati che caddero in combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio qui dal 9 ottobre 1944 gli americani ingaggiarono violenti combattimenti per la conquista di uno sperone roccioso, ritenuto fondamentale dal punto di vista strategico, che si protrassero fino al 14 dello stesso mese, quando le truppe tedesche si ritirarono. Sopra il paese, sul monte Sconcola, un itinerario panoramico permette oggi di visitare le postazioni e i rifugi, mentre fuori dall’abitato in direzione di Loiano trova spazio il monumento dedicato ai Caduti del 361° Reggimento della 91ª Divisione di Fanteria USA – reparto che conquistò dopo una lunga battaglia lo sperone roccioso – e alla memoria del pilota brasiliano 2° Ten. Pilota John Richardson Cordeiro e Silva, caduto, a soli 22 anni, il 6 novembre 1944, con il suo P-47 Thuderbolt proprio in questa zona, abbattuto dalla contraerea tedesca mentre partecipava a una missione della Forza Aerea Brasiliana sulla Linea Gotica unitamente ad altri velivoli americani.
Di base a Taquinia era appartenente al 1° Gruppo Caccia Brasiliano in subordine al 350º Gruppo Caccia dell’Aereonautica Americana. Il giorno della missione sostituì un altro pilota che in precedenza aveva danneggiato un’ala del proprio aereo. Durante l’attacco, al primo passaggio, il Thundebolt fu danneggiato dal fuoco nemico ma riuscì a rimanere in volo ancora per un po’ fino a quando, cercando di effettuare un atterraggio di fortuna, dato che l’aereo era in fiamme, impattò con il terreno esplodendo. Cordeiro e Silva fu il primo pilota brasiliano a perdere la vita in combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale.
(Fonte e foto Cordeiro e Silva: Archivio Storico The Winter Line di Livergnano)EdP-mb